Economia

Costi di produzione dell’olio

Entrando nel vivo dell'olio extra vergine di oliva a marchio Dop Umbria, si scopre quali siano, secondo le valutazioni effettuate dal Presidente del Consorzio di Tutela, tutte le spese sostenute dalle aziende. Sono stati messi a confronto due tipi di impianto (tradizionale e coltura intensiva) e diversi sistemi di raccolta (manuale, con agevolatori e con scuotitore)

Agnese Pascale

Costi di produzione dell’olio

Proseguiamo con la tesi di laurea della neo dottoressa Agnese Pascale in Scienze e Tecnologie agro-alimentari, dal titolo “Olivicoltura Dop in Umbria”. Cliccando QUI si può leggere la prima puntata (“L’olivicoltura Dop in Italia”), QUI invece la seconda puntata (“Il mercato dell’olio Dop”), QUI la terza (“L’olivicoltura Dop in Italia”), QUI si può prendere invece visione e lettura della quarta puntata puntata (“L’olivicoltura Dop in Umbria”) e QUI, infine, la quinta puntata (“Fotografia dell’olio Dop Umbria”). (6. continua).

2.8 Costi di produzione dell’olio extravergine di oliva

La Tabella 2.7 riporta i costi di produzione dell’olio extravergine di oliva in Umbria secondo valutazioni effettuate dal Presidente del Consorzio di Tutela dell’olio DOP Umbria.

I costi riguardano tutte le operazioni agronomiche, compresa la raccolta e la molitura in frantoio. Si tratta dunque di costi che vanno dal campo alla formazione dei lotti di stoccaggio. Sono pertanto esclusi i costi dello stoccaggio, del confezionamento e della distribuzione.

Sono stati messi a confronto due tipi di impianto: quello tradizionale con 280 piante ad ettaro e i nuovi impianti con 400-500 piante ad ettaro (coltura intensiva).
Sono stati inoltre messi a confronto diversi sistemi di raccolta: manuale, con agevolatori, con scuotitore.

I dati presentati consentono di trarre alcune considerazioni interessanti:

1) il passaggio dall’impianto tradizionale agli impianti intensivi permette un forte aumento della produzione per ettaro (incrementi dal 50% all’80%);

2) i costi della raccolta pesano per oltre il 50% del costo totale e sono nettamente superiori per la raccolta manuale rispetto ai due sistemi meccanizzati e con il valore più basso per la raccolta con lo scuotitore;

3) le differenze sui costi finali per litro d’olio sono molto forti e vanno da € 8,17 nel caso più sfavorevole (impianto tradizionale e raccolta manuale) a € 4,59 nel caso più favorevole (nuovi impianti e raccolta con scuotitori).

La Tabella 2.8 riporta una valutazione dei costi di olio extravergine di oliva certificato riferito a diverse unità di confezionamento: bottiglie da 0,5 l e da 0,75 l e lattina da 5 l.

I dati si riferiscono a sistemi aggiornati e moderni sia della raccolta delle olive che delle tecnologie di frantoio e di stoccaggio.

Il livello produttivo dell’azienda ipotizzata per questo calcolo è del tutto compatibile con i livelli di un’azienda olivicola media umbra.

Da questa tabella emerge che il costo delle olive incide dal 60 all’80% sul costo finale della confezione e che la seconda voce di costo per importanza è la confezione stessa.

Dallo stesso lavoro si deduce che il costo della raccolta incide per circa il 50% sul costo delle olive.

I valori riportati in questa tabella possono essere considerati come riferimento per il confronto con i prezzi di vendita di un olio extravergine di oliva certificato in un supermercato o in un negozio specializzato.

(6. continua)

La foto di apertura è del Consorzio dell’olio Dop Umbria

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