Economia

Ecco come appare il comparto oleario italiano a fine aprile

Il report dell'Icqrf sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell’olio. Al 28 aprile 2020 gli operatori presenti sul registro telematico dell’olio sono 24.217, con un totale 26.322 stabilimenti attivi. Si dispone in tutto di 356.255 tonnellate. Le giacenze, in leggero calo (-1,3%) rispetto ad una settimana fa (361.051 t), confermano la tendenza decrescente caratteristica del periodo. Nonostante ciò, le giacenze continuano a essere molto alte, superiori di quasi un terzo rispetto allo stesso periodo del 2019 (+30,9%)

Olio Officina

Ecco come appare il comparto oleario italiano a fine aprile

Lo stock di olio detenuto in Italia il 28 aprile 2020 ammonta a 356.255 tonnellate, di cui il 68,7% è rappresentato da olio extra vergine di oliva (Evo). Nell’ambito dell’olio Evo, il 62,8% (153.730 t) è di origine italiana e il 31,4% è di origine Ue. Marginali gli stock di olio extra Ue (7.970 t) e di oli blend (6.225 t).

Olio di oliva detenuto in Italia

Dove si trova fisicamente l’olio in Italia?

Oltre la metà della giacenza nazionale di olio di oliva (57%) è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (39,1% e 10,5%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 18,6% delle giacenze nella provincia di Bari e il 9,7% in quella di Barletta-Andria-Trani.

(1) L’allocazione delle Regioni nelle aree geografiche segue lo schema ISTAT: Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria,Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna; Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Isole: Sicilia, Sardegna.

A livello regionale, le prime 3 Regioni (Puglia, Toscana, Calabria) hanno in giacenza il 62,8%dell’intera giacenza nazionale.

La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: nelle prime 10 province si concentra oltre i due terzi dell’olio detenuto in Italia (67,2%). Tra queste troviamo 5 province del centro nord: Perugia, Imperia, Lucca, Firenze e Siena.

Quali oli in Italia?

Nonostante il gran numero di DO presenti (47), su un totale di 19,0 milioni di litri di olio DO in giacenza, la DOP Terra di Bari da sola rappresenta il 54,9% e le prime 20 denominazioni il 97,1% del totale delle DO in giacenza.

Nel complesso l’olio a DOP/IGP in giacenza è pari al 4,9% del totale presente in Italia e costituisce il 7,1% dell’olio EVO stoccato.

La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricolturabiologica risulta pari a 42.646 tonnellate, quasi esclusivamente EVO (99,8%). È un dato rilevantein quanto l’EVO Bio costituisce il 17,4% dell’EVO complessivamente detenuto in Italia.

Variazioni in giacenza rispetto al 30 aprile 2019

Rispetto al 30 aprile 2019, le giacenze di olio risultano nel complesso superiori del 30,9%. Taledifferenza è da attribuire prevalentemente alle variazioni di giacenza dell’olio EVO in generale e diquello italiano, in particolare. Infatti, rispetto al 30 aprile 2019, lo stock di olio EVO italiano è maggiore per una quantità pari a circa 54mila tonnellate (+53,9%). Importante è anche la differenza in olio EVO di origine Extra UE (+4.985 t).

Da evidenziare gli incrementi delle giacenze di olio di sansa di oliva (+43,1%) e di olio di oliva lampante (+23,8%).

Molto elevata rispetto alla stagione di molitura e all’anno precedente è la giacenza di olio in attesa di classificazione (+65,7%).

Variazioni in giacenza rispetto al 21 aprile 2020

Rispetto al 21 aprile 2020, si riscontra una leggera riduzione delle giacenze (-1,3%), da attribuire principalmente alla riduzione delle giacenze di olio EVO (-1,1%) e di olio lampante (-6,8%).

La foto di apertura è di Olio Officina

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