Gli obiettivi di Federolio secondo il neo direttore generale Andrea Marino
In gennaio c’è stato il cambio al vertice della Federazione nazionale del commercio oleario, dopo una lunga stagione che ha visto protagonista Tullio Forcella. Si prosegue con la collaborazione con Unaprol e Coldiretti, puntando alla costituzione di un’organizzazione verticale di settore. Sarà inoltre dato spazio a realtà come Onaoo, per l’analisi sensoriale degli oli, oltre che al metodo per l’accertamento delle sostanze volatili responsabili del fruttato e dei difetti degli oli di oliva vergini
Nato nel 1984, Andrea Marino è direttore generale di Federolio da inizio 2022. La nomina è stata proposta dal presidente Francesco Tabano e approvata all’unanimità dal Consiglio direttivo.
Entrato in Federolio nel 2019 come dirigente, Andrea Marino nel suo curriculum vanta sette anni in Lussemburgo, presso il Food Law Department della Ferrero, oltre a esperienze presso il Parlamento europeo a Bruxelles e al Consiglio d’Europa a Strasburgo.
In Federolio – chiarisce lo stesso Marino – ha seguito dossier di grande rilevanza, mettendo a frutto l’esperienza già maturata nel settore alimentare con particolare riferimento alle problematiche dell’export, della comunicazione e della sostenibilità.
Marino afferma in particolare di avere “come obiettivo immediato, in linea con gli organi associativi, quello di proseguire sulla strada, già battuta negli ultimi anni, di una proficua collaborazione con Unaprol/Coldiretti. Tale collaborazione ha anche portato la Federolio nel 2021 a trasferire i propri uffici presso i locali di Palazzo Rospigliosi. Ma – ha precisato Andrea Marino – l’unità di azione tra le due organizzazioni non si limiterà solo alle pur importanti iniziative che potranno essere poste in essere nella filiera con vari progetti relativi a molteplici aree di interesse. L’intenzione è di procedere ulteriormente nella prospettiva, già delineata da Federolio e Unaprol, della costituzione di un’organizzazione verticale di settore che dovrà vedere il comparto del commercio e del confezionamento lavorare insieme a quello olivicolo e ai frantoiani, aprendosi alla distribuzione e alle organizzazioni dei consumatori”.
Inoltre, aggiunge il neo direttore d Federolio, “è fondamentale continuare il percorso già tracciato con la recente approvazione del Codice etico dell’associazione in cui spiccano, tra gli altri, i temi della sostenibilità, della digitalizzazione e dell’internazionalizzazione.”.
Nel programma di Andrea Marino c’è posto anche per lo sviluppo di rapporti con organizzazioni come l’Onaoo che, sottolinea il nuovo direttore, “è un organismo destinato a ricoprire un ruolo importantissimo visto il rilievo crescente che l’analisi sensoriale svolge non solo per la normale attività delle imprese, ma anche in generale per la valorizzazione delle espressioni della gamma dell’extra vergine”.
In tale quadro Andrea Marino non dimentica di sottolineare “la rilevanza degli esperti chimici dell’associazione, anche e soprattutto in relazione alla tematica dell’analisi sensoriale degli oli, oltre che al metodo per l’accertamento delle sostanze volatili responsabili del fruttato e dei difetti degli oli di oliva vergini”.
Le sfide per il nuovo direttore generale saranno, come egli stesso ha affermato, “tanto complesse quanto stimolanti, ma le potrò affrontare forte della piena fiducia del presidente Tabano e degli organi collegiali di Federolio”.
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