Economia

Il bello del packaging oleario

Non solo extra vergini eccellenti. Ci vuole altro, perché la qualità deve essere totale. La qualità si esprime infatti anche attraverso l’esercizio della bellezza e funzionalità dei contenitori. Manca poco. Chi intende per partecipare alla quinta edizione del concorso ideato da Olio Officina e dedicato espressamente all’abbigliaggio, ha tempo fino al 30 novembre

Maria Carla Squeo

Il bello del packaging oleario

“Sono sempre più convinto che la bontà di un olio extra vergine di oliva non possa essere mai estranea alla bellezza. Entrambi vanno di pari passo”. A sostenere tale tesi è Luigi Caricato, direttore dle progetto culturale Olio Officina. Sua è l’idea di vestire bene le bottiglie e ogni altro contenitore che accolga al suo interno una materia prima così pregiata qual è l’olio da olive. Da qui l’idea di un concorso, giunto alla sua quinta edizione.

“Se esiste un mercato e una compravendita, anche l’olio extra vergine di oliva è soggetto alle leggi del commercio. Quindi l’olio non è solo un alimento e condimento insieme, ma è soprattutto una merce e come tale va considerata. La merce si vende anche attraverso la sua veste esteriore, quella con cui si presenta al consumatore. Un principio così elementare non può essere sottovalutato. Eppure per decenni il mondo dell’olio ha trascurato questo aspetto, comprese le ditte più conosciute e blasonate. Parte dunque da qui l’idea dell’oleologo Luigi Caricato, che ogni anno al grande happening che si svolge a Milano – la prossima, la settima edizione è in programma dall’1 al 3 febbraio, al Palazzo delle Stelline – mette sempre in evidenza il ruolo del packaging e, in particolare del visual design.

“Di fronte a una ampia gamma di referenze, ciò che fa la differenza a volte può essere anche il modo con cui ci si presenta”, spiega Caricato. La bellezza, il lato estetico che meglio racconta anche l’aspetto edonistico di un olio extra vergine di oliva, va coltivata anche valorizzando i contenitori e le confezioni. La bellezza, va precisato a scanso di equivoci, non è un orpello, ma una una visione della vita, e come tale è un modello di riferimento cui non si può rinunciare”.

Il regolamento del concorso è disponibile a quanti lo richiedano e c’è tempo fino al 30 novembre 2017 per partecipare. Saranno assegnati diversi riconoscimenti, suddivisi in due macro categorie, quella inerente la “regalistica”e quella degli “oli da scaffale”; inoltre tra i partecipanti alle due macro categorie saranno ulteriormente individuati i premi speciali alla “migliore etichetta”, alla “linea commerciale”, alla “originalità stilistica”, alla “innovazione” e al “valore sociale ed educativo”.

La giuria si riunirà a metà dicembre, i risultati saranno comunicati sempre in dicembre, mentre le premiazioni avverranno a Milano, nel pomeriggio di venerdi 2 febbraio, nell’ambito di Olio Officina Festival.

Informazioni scrivendo a segreteria@olioofficina.it, oppure telefonando al numero 02.8465223

CLICCANDO QUI, è possibile scaricare il documento con la rassegna delle precedenti quattro edizioni.

CLICCANDO QUI, è possibile scaricare il regolamento del concorso e il relativo modulo di adesione.

La foto di apertura è di Olio Officina

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