Economia

La presenza di allergeni

In Italia sono una ogni 250 persone presentano intolleranze alimentari e l'omessa indicazione delle suddette sostanze può determinare effetti nefasti in ordine alla salute. Quando scatta l’obbligo di indicare in etichetta la loro presenza relazione al principio di sicurezza alimentare? Le considerazioni del Centro Studi Diritto Alimentare-Food Law

Giorgia Antonia Leone

La presenza di allergeni

OBBLIGO DI INDICARE IN ETICHETTA LA PRESENZA DI ALLERGENI NEL RISPETTO DEL PRINCIPIO DI SICUREZZA ALIMENTARE

La presenza di allergeni deve essere indicata sull’etichetta dei prodotti alimentari riportando chiaramente il nome dell’ingrediente; infatti, secondo le più recenti stime, in Italia sono una ogni 250 le persone che hanno intolleranze alimentari e l’omessa indicazione delle suddette sostanze può determinare effetti nefasti in ordine alla salute dei consumatori reattivi ad allergie o intolleranze alimentari.

Relativamente alla presenza degli allergeni, pertanto, il Regolamento CE 1169/2011 ha stabilito, all’art. 9, che “qualsiasi ingrediente o coadiuvante tecnologico elencato nell’allegato II o derivato da una sostanza o un prodotto elencato in detto allegato che provochi allergie o intolleranze usato nella fabbricazione o nella preparazione di un alimento e ancora presente nel prodotto finito, anche se in forma alterata”, debba obbligatoriamente essere indicato in etichetta.

Inoltre, l’art. 44 stabilisce che la fornitura delle indicazioni di cui all’art. 9 è obbligatoria.

Di seguito, per opportuna conoscenza, si indica l’Allegato II del Regolamento CE 1169/2011, in cui sono descritte tutte quelle sostanze, o prodotti, che provocano allergie o intolleranze.

ALLEGATO II

SOSTANZE O PRODOTTI CHE PROVOCANO ALLERGIE O INTOLLERANZE

1. Cereali contenenti glutine, cioè: grano, segale, orzo, avena, farro, kamut o i loro ceppi ibridati e prodotti derivati, tranne:

a) sciroppi di glucosio a base di grano, incluso destrosio ( 1 );

b) maltodestrine a base di grano ( 1 );

c) sciroppi di glucosio a base di orzo;

d) cereali utilizzati per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcol etilico di origine agricola.

2. Crostacei e prodotti a base di crostacei.

3. Uova e prodotti a base di uova.

4. Pesce e prodotti a base di pesce, tranne:

a) gelatina di pesce utilizzata come supporto per preparati di vitamine o carotenoidi;

b) gelatina o colla di pesce utilizzata come chiarificante nella birra e nel vino.

5. Arachidi e prodotti a base di arachidi.

6. Soia e prodotti a base di soia, tranne:

a) olio e grasso di soia raffinato (1);

b) tocoferoli misti naturali (E306), tocoferolo D-­alfa naturale, tocoferolo acetato D-­alfa naturale, tocoferolo succinato D-­alfa naturale a base di soia;

c) oli vegetali derivati da fitosteroli e fitosteroli esteri a base di soia;

d) estere di stanolo vegetale prodotto da steroli di olio vegetale a base di soia.

7. Latte e prodotti a base di latte (incluso lattosio), tranne:

a) siero di latte utilizzato per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcol etilico di origine agricola;

b) lattiolo.

8. Frutta a guscio, vale a dire: mandorle (Amygdalus communis L.), nocciole (Corylus avellana), noci (Juglans regia), noci di acagiù (Anacardium occidentale), noci di pecan [Carya illinoinensis (Wangenh.) K. Koch], noci del Brasile (Bertholletia excelsa), pistacchi (Pistacia vera), noci macadamia o noci del Queensland (Macadamia ternifolia), e i loro prodotti, tranne per la frutta a guscio utilizzata per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcol etilico di origine agricola.

9. Sedano e prodotti a base di sedano.

10. Senape e prodotti a base di senape.

11. Semi di sesamo e prodotti a base di semi di sesamo.

12. Anidride solforosa e solfiti in concentrazioni superiori a 10 mg/kg o 10 mg/litro in termini di SO 2 totale da calcolarsi per i prodotti così come proposti pronti al consumo o ricostituiti conformemente alle istruzioni dei fabbricanti.

13. Lupini e prodotti a base di lupini.

14. Molluschi e prodotti a base di molluschi.

Per quanti desiderino contattare il Centro Studi Diritto Alimentare-Food Law, è possibile farlo scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica: avvocati.csda@libero.it

L’illustrazione di apertura è di Fortunato Depero (menù futurista)

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