Economia

Lo stato del comparto oleario al 30 settembre 2022

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell’olio, gli operatori del settore risultano pari a 21.328, dai quali risultano in giacenza 215.327 tonnellate di olio da olive, con riduzione del 19,6% rispetto al 31 luglio scorso (267.848 t). Le giacenze di olio sono leggermente maggiori (+2,2%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Olio Officina

Lo stato del comparto oleario al 30 settembre 2022

Lo stock di olio detenuto in Italia il 30 settembre 2022 ammonta a 215.327 tonnellate, di cui il 76,8% è rappresentato da Olio Extra Vergine di Oliva, Evo. Nell’ambito dell’olio Evo, il 52,7% è di origine italiana (87.183 t), il prodotto di origine Eu rappresenta il 40,1%. Marginali sono gli stock di olio extra Ue e di oli blend.

 

Olio da olive detenuto in Italia

 

Dove si trova fisicamente l’olio in Italia?

Circa la metà della giacenza nazionale di olio di oliva (49%) è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (32,0% e 9,1%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 16,8% delle giacenze nella provincia di Bari, l’8,2% in quella di Perugia e il 7,3% nella provincia di Barletta-Andria-Trani.

[1]  L’allocazione delle Regioni nelle aree geografiche segue lo schema Istat: Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna; Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Isole: Sicilia, Sardegna 

A livello regionale, le prime quattro Regioni (Puglia, Toscana, Calabria e Umbria) hanno in giacenza il 69,6% dell’intera giacenza nazionale.

La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: nelle prime dieci province si concentrano oltre i due terzi dell’olio detenuto in Italia (66,6%).

Quali oli in Frantoio Italia?

Nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (49), su un totale di 10,6 milioni di litri di olio Ig in giacenza, in aumento rispetto al 30 settembre 2021 (8,7 milioni di litri), la Dop Terra di Bari da sola rappresenta il 48,1% e le prime 20 denominazioni il 97,4% del totale delle Do in giacenza.
Nel complesso, l’olio a Dop/Igp in giacenza è pari al 4,5% del totale presente in Italia e costituisce il 5,9% dell’olio Evo stoccato.

La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricoltura biologica risulta pari a 31.244 tonnellate (+34,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), di cui il 99,8% Evo, pari al 18,9% dell’Evo complessivamente detenuto in Italia. L’olio Bio è detenuto prevalentemente in Puglia, Sicilia, Toscana e Calabria.

Variazioni in giacenza rispetto al 30 settembre 2021

Le giacenze di olio al 30 settembre 2022 risultano leggermente superiori (+2,2%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ciò è dovuto ad un aumento delle giacenze di olio Evo (+9,8%), parzialmente controbilanciati dalle riduzioni di olio di oliva lampante (-44,1%) e l’olio di sansa di oliva (-6,5%).
Nell’ambito dell’Evo è da segnalare il dato della quantità di prodotto di origine italiana che con 87.183 t risulta maggiore del 34,4% rispetto al 30 settembre 2021.

Variazioni in giacenza rispetto al 31 luglio 2022

Rispetto al 31 luglio 2022, è stata registrata una riduzione delle giacenze degli oli (-19,6%), alla quale hanno contribuito tutte le categorie di olio e, prevalentemente, l’olio Evo (-19,6%), l’olio di oliva lampante (-28,3%) e l’olio di sansa di oliva (-17,8%).
La riduzione delle giacenze di olio Evo è da attribuire alla variazione dell’olio italiano (-21,6%) e di quello di origine Ue (-16,1%).

 

In apertura, foto di Olio Officina©

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