Economia

Lo stato del comparto oleario al 31 luglio 2023

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 21.814, dei quali restano in giacenza 201.485 tonnellate di olio da olive, con riduzione del 13,5% rispetto al 30 giugno scorso (233.044 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-24,8%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Olio Officina

Lo stato del comparto oleario al 31 luglio 2023

Lo stock di olio detenuto in Italia il 31 luglio 2023 ammonta a 201.485 tonnellate, di cui il 71,9% è rappresentato da olio extra vergine di oliva (Evo). Nell’ambito dell’olio Evo, il 42,1% è di origine italiana (60.979 t), il prodotto di origine EU rappresenta il 44,7%.

Solo l’1,7% delle giacenze è rappresentato dall’olio vergine di oliva.

 

Olio di oliva detenuto in Italia

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Dove si trova fisicamente l’olio in Italia?

Il 44,7% della giacenza nazionale di olio di oliva è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (26,7% e 8,9%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 16,0% delle giacenze nella provincia di Bari e il 10,5% nella provincia di Perugia.

[1]L’allocazione delle Regioni nelle aree geografiche segue lo schema ISTAT: Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna; Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Isole: Sicilia, Sardegna

A livello regionale, le prime 4 Regioni (Puglia, Toscana, Umbria e Calabria) hanno in giacenza il 67,6% dell’intera giacenza nazionale.

La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: nelle prime 10 province si concentrano oltre i due terzi dell’olio detenuto in Italia (66,0%).

 

Quali oli in Italia?

Nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (50), su un totale di 9,1 milioni di litri di olio IG in giacenza, in diminuzione rispetto al 31 luglio 2022 (15,4 milioni di litri), la DOP Terra di Bari da sola rappresenta il 26,6% e le prime 20 denominazioni il 96,7% del totale delle DO in giacenza.

Nel complesso, l’olio a DOP/IGP in giacenza è pari al 4,2% del totale presente in Italia e costituisce il 5,8% dell’olio EVO stoccato.

La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricoltura biologica risulta pari a 27.051 tonnellate (-29,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), di cui il 98,6% EVO, pari al 18,4% dell’EVO complessivamente detenuto in Italia. L’olio BIO è detenuto prevalentemente in Puglia, Toscana, Sicilia e Umbria.

 

Variazioni in giacenza rispetto al 31 luglio 2022

Le giacenze di olio al 31 luglio 2023 risultano del 24,8% inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ciò è dovuto prevalentemente alla riduzione delle giacenze di olio EVO (- 29,5%) e olio di sansa di oliva (-17,5%).

Nell’ambito dell’EVO è da segnalare il dato della quantità di prodotto di origine italiana che con 60.979 t risulta inferiore del 45,1% rispetto al 31 luglio 2022.

 

Variazioni in giacenza rispetto al 30 giugno 2023

Rispetto al 30 giugno 2023, le giacenze di olio sono inferiori del 13,5%. A tale riduzione hanno contribuito quasi tutte le categorie di olio e, in maniera più significativa, gli oli EVO (-12,8%), gli oli lampanti (-32,2%) e gli oli di sansa di oliva (-14,4%).

La riduzione delle giacenze di oli EVO è da attribuire alla variazione dell’olio italiano (-15.431 t) e di quello di origine UE (-6.020 t).

 

In apertura, foto di Olio Officina©

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