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Andar per oli (e olive e aceti) al Cibus

L’appuntamento fieristico di Parma, dal 7 al 10 maggio, accoglie non poche aziende olearie. Ecco dove andare e chi incontrare. I bicchieri per l'assaggio sono pronti pere essere riempiti. Vale anche fare un giro negli stand delle aziende dedite alle olive da tavola e alle imprese acetiere

Olio Officina

Andar per oli (e olive e aceti) al Cibus

La Puglia è la regione olivicola che domina la scena in Italia, e allora è d’obbligo incontrare i suoi principali protagonisti. Nel padiglione 5 se ne incontrano tanti, di pugliesi. Procedendo dal sud verso il nord della regione ne segnaliamo due in particolare.

Per esempio la casa olearia Nicola Pantaleo, espressione di due anime: l’omonima Nicola Pantaleo Spa di Fasano, in provincia di Brindisi, e la consorella Pantaleo Agricoltura, il ramo agricolo della famiglia. L’esordio sulla scena è avvenuto nel 1890, a partire dalla spiccata vocazione imprenditoriale di Antonio Pantaleo, il quale intraprende l’attività di commerciante di oli sfusi. Sarà il figlio Nicola a rivoluzionare l’azienda di famiglia alla fine degli anni ‘40 dello scorso secolo, scegliendo di puntare esclusivamente sulla produzione destinata all’imbottigliamento, e trasformando il nome Pantaleo in un marchio conosciuto anche al di fuori dei confini regionali, divenendo successivamente un importante e riconosciuto brand internazionale, soprattutto in Usa, Giappone, India. Li potete trovare al Padiglione 5 – Stand G 52. E sappiate che l’impegno costante di quattro generazioni di imprenditori hanno contribuito sicuramente alla crescita e affermazione dell’azienda. Ci vuole competenza, tenacia e determinazione, oggi l’azienda è guidata da Donato Pantaleo, dal figlio Nicola con la moglie Amalia. Per quanto concerne Pantaleo Agricoltura, protagonista di primo piano è Luisa Pantaleo, agronoma alla guida di una tenuta che si estende per oltre 150 ettari. Non solo olivi, tante e differenti sono le colture su cui si concentra l’azienda. Nel 2016 è stata inaugurata una serra per l’autoproduzione delle piante di pomodoro, un frantoio per la molitura delle olive e la produzione di olio extra vergine di oliva con certificazione biologica,  un nuovo laboratorio per la trasformazione degli ortaggi e l’AgroBistrot, un luogo destinato all’accoglienza.

Impossibile andare al Cibus e non fare un salto dalla storica famiglia di oleari che fa capo a Carmine Desantis. Qui siamo nella Puglia della provincia di Bari.  Troverete, sempre al Padiglione 5, Stand I 027, la loro azienda: Agridè. Rappresentano la storia e la fortuna di una città che si riconosce pienamente nell’olio: Bitonto.  È una impresa specializzata nella produzione di oli Dop Terra di Bari, Biologici e anche a marchio Igp Puglia. Carmine Desantis iniziò l’attività di frantoiano negli anni ’50, proprio a Bitonto. È stato un apripista. Il loro punto di forza sta tutto nel seguire l’intera filiera dalla produzione alla trasformazione, dallo stoccaggio al confezionamento. Tutti i loro oli – ma hanno anche altre produzioni, tra cui le celebri e buonissime olive Baresane – sono sottoposti a controlli analitici grazie alla presenza di un avanzato sistema di controllo qualità e panel interni all’azienda. Le certificazioni conseguite confermano l’affidabilità e qualità dei prodotti.

Un’altra regione che si impone nel panorama nazionale è la Sicilia. E allora ecco l’azienda Bonolio (siamo nel Padiglione 5 – Stand D 058). La famiglia Bono ha fondato l’azienda nel 1934 e la sua leadership è evidente nella produzione e commercializzazione, degli oli Dop Val di Mazara e Igp Sicilia, dominando di fatto la scena con questi extra vergini dall’origine certificata. L’azienda mantiene elevati standard qualitativi e di sicurezza alimentare avallate dalle certificazioni ISO 9001, BRC e IFS. L’impegno è a tutto tondo, tant’è che dispongono di ben 400 ettari di terreno e di un innovativo impianto ad alta densità.

Dall’estremo sud ci spostiamo al nord ovest, ed esattamente in Liguria, terra intrisa d’olio. Ci spostiamo di qua e di là ma sempre al Padiglione 05 siamo, mitico padiglione. Qui, nello Stand A 3 troviamo il Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia. C’è uno slogan che accompagna orgogliosamente l’azienda: “Dal 1827 Piccoli produttori di grande qualità”. Dietro questa storica casa olearia c’è la Famiglia Mela che come cifra distintiva dalla forte connotazione identitaria c’è il riferimento alla cultivar Taggiasca. Tutto ruota intorno a questa varietà, dall’olio extra vergine oliva alle olive da tavola, in salamoia, denocciolate e perfino candite, senza trascurare le molte altre specialità, dai patè al pesto ligure alle verdure lavorate.

E ora, dalla Liguria passiamo andiamo incontro alla Sardegna, incontrando la casa olearia Domenico Manca Spa, che non è soltanto una impresa olearia, è una grande azienda agricola, e non solo olivicola. Siamo sempre nel Padiglione 5. Individuiamo lo Stand L 10. La famiglia Manca è una impresa storica, è infatti impegnata sul fronte olivicolo sin dall’800. E ora conta su una filiera verticalmente integrata e tracciata, con stabilimenti produttivi 4.0 a ridotto impatto ambientale, ottenendo le più prestigiose certificazioni di qualità: ISO 22000, 22005, 14001, IFS e BRC. Il marchio con cui è presente sul mercato è Olio San Giuliano ed presente con i suoi oli extra vergini di oliva oltre che in Italia anche in molti altri Paesi nel mondo.

Ci spostiamo verso il centro nord, in Umbria, ma restando nel tanto ambito Padiglione 5, dove il Frantoio Bartolomei, realtà fondata verso la fine del 1800 a Montecchio, non si può apprezzare solo per i loro oli, ma anche per la loro alta vocazione turistica, essendo dotati di un museo e di una oleoteca con cucina. Li trovate al Padiglione 05 – Stand M 050.

Sempre nel Padiglione 5 – Stand I 40, c’è la Pietro Coricelli Spa, realtà fondata nel 1939 a Spoleto, in Umbria, tra le più grandi aziende olearie in Europa che rappresenta uno dei marchi italiani più distribuiti a livello globale. Da oltre ottant’anni l’azienda della famiglia Coricelli si impegna a portare sulla tavola tutta la sicurezza e la qualità dell’olio facendo perno su competenza, professionalità e tecnologia. Presente in 110 Paesi nel mondo, la sua mission è far conoscere e far apprezzare l’olio da olive e i sapori della cucina mediterranea nel mondo.

Sempre in Umbria, e sempre al Padiglione 5 – Stand D 27, troviamo Costa d’Oro Spa, storica azienda spoletina, tra le prime, nel 1996, a essere certificata da DNV nel settore olio da olive, in conformità della normativa ISO 9002, per cui vengono eseguite procedure stringenti che garantiscono qualità dell’olio e delle lavorazioni. Inoltre, va segnalate tra le tantea certificazioni, quella di Sostenibilità Sociale SA8000, a testimonianza del rispetto e dell’attenzione costante rivolta alle persone, sia all’interno dell’azienda, sia all’esterno con i fornitori. Si tratta del riconoscimento, secondo uno standard internazionale, del rispetto dei diritti umani e del lavoro lungo l’intera filiera, che comprende, oltre alla comunità interna, tutti gli attori che vi partecipano. Per la vocazione internazionale di Costa d’Oro, sono state conseguite anche le certificazioni Halal e Kosher, a garanzia dei Paesi a diverso orientamento religioso.

Girovagando per il Padiglione 5, dopo una full immersion nell’olio, per staccare un po’ suggeriamo di entrare nello Stand D 034, dove troviamo l’Acetificio Mengazzoli, dal 1962 sulla scena portando avanti con la massima cura la millenaria tradizione del produrre aceto apportando il seme dell’innovazione: “La nostra storia e i nostri obiettivi, con l’adesione al sistema di produzione biologica già dal 1984, ci spingono a utilizzare tecnologie sempre più avanzate e innovative, così da offrire prodotti che soddisfino le esigenze e i gusti contemporanei. Un nome tra i tanti prodotti in catalogo? il Parpaccio, ovvero la straordinaria invenzione dell’aceto da grattugiare”. Vi sembra poco? L’azienda ha sede a Levata, in provincia di Mantova, quindi in Lombardia, e a Mirandola, in provincia di Modena, e pertanto in Emilia.

Ritorniamo agli oli, restando sempre nel mitico Padiglione 5. Nello Stand I 003 ci catapultiamo in un’azienda che abbraccia due regioni di riferimento: il Molise e il Lazio. Vi troviamo la famiglia Colavita. Tutto ebbe inizio nel 1938, nel comune di Sant’Elia a Pianisi, paesino del Molise. Qui i Colavita aprirono un piccolo frantoio per la spremitura delle olive, da allora l’azienda è cresciuta via via fino al punto da diventare  Colavita Spa ed esportando in oltre 70 Paesi al mondo, diventando tra i leader nell’export di olio extra vergine di oliva in Usa, Canada, Australia e Giappone, proponendo un vasto assortimento di prodotti oltre allo olio d’olio oliva, tra cui aceti, pasta, sottoli e pomodori. L’azienda ha oggi quattro sedi, due in Italia e due negli Stati Uniti.

Restiamo nel Lazio. In questa regione ha sede un’azienda che ha fatto dell’innovazione la propria identità, ed è la Compagnia alimentare italiana, nota con il marchio Fratelli Mantova che potete trovare al Padiglione 05 – Stand D 016. Sin dalla Fondazione da parte di Nicandro Mantova nel 1905, la famiglia ha visto succedersi alla guida sempre dei visionari, caratterizzati da uno straordinario talento per il business pioneristico. Abbastanza “affamati e folli”, così si ritengono, che hanno evitato di proporre in vendita solo e semplicemente prodotti standard. Ecco per esempio l’invenzione degli oli spray. “Amiamo definirci – dicono – abbastanza piccoli per curare ogni dettaglio, grandi abbastanza per fornire tutti i servizi”.

Un’altra pausa dall’olio? Allora eccoci, sempre al Padiglione 5 – Stand G 22, dove troviamo l’Acetaia Giuseppe Cremonini, azienda che sorge all’interno di una tenuta agricola di 40 mila metri quadrati, per la maggior parte coltivati a vigneto con uve tipiche del territorio utilizzate per il rinomato Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop. Lo stabilimento, progettato e realizzato basandosi su tecnologie di processo all’avanguardia per sposare tradizione, qualità ed efficienza, si può definire un modello di riferimento per il settore. Accanto al moderno stabilimento sorge l’Acetaia Tradizionale di Famiglia, dedicata alla produzione dell’Aceto Balsamico di Modena Tradizionale Dop. Non c’è nemmeno bisogno di spostarsi perché nello stesso luogo vi è il gruppo Olitalia, una delle realtà più importanti nel settore dei condimenti italiani. Il Gruppo è guidato dalla famiglia Cremonini e comprende due brand: Olitalia, appunto, e Giuseppe Cremonini. Olitalia in particolare offre una estesa gamma di prodotti, tra cui gli oli extra vergini di oliva e una serie di oli regionali Dop e Igp, i monocultivar, nonché gli oli di semi premium, dall’olio di vinacciolo all’olio di riso, come pure aceti di vino e Balsamici di Modena Igp e Dop.

A rappresentare l’Emilia olearia c’è il Palazzo di Varignana, che si può individuare presso il Padiglione 5 – Stand B 070, una realtà immersa nelle colline bolognesi con un solido progetto che intende portare avanti
valori come tradizione, territorio, eccellenza e salute che risalgono al 1705. Il progetto di restauro si è ampliato nel tempo e, nel 2015, è nata l’azienda agricola con lo scopo di recuperare antiche colture autoctone. La tenuta è composta da uliveti, vigneti, frutteti, mandorleti, boschi e zafferano biologico. Tutte le coltivazioni seguono un sistema di filiera integrata, utilizzando i prodotti a basso impatto ambientale.

 

 

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