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In un contesto geopolitico incerto, quali possibili scenari per l’olivicoltura?

Il periodo storico attuale è caratterizzato da fatti estremi. Tensioni internazionali, che vedono interessata una ragione cruciale per la produzione di derrate e di fertilizzanti, e i numerosi effetti della crisi climatica stanno riscrivendo l’intero comparto agricolo. Bisogna reagire, ma da dove si deve partire? Al Festival Internazionale dell’Agricoltura “ColtivaTo”, lunedì 20 novembre, Luigi Caricato e altri esperti affronteranno le maggiori preoccupazioni rivolgendo lo sguardo a soluzioni e alternative attuabili

Olio Officina

In un contesto geopolitico incerto, quali possibili scenari per l’olivicoltura?

A sei mesi di distanza dalla prima edizione, il Festival Internazionale dell’Agricoltura inizia un percorso di avvicinamento a ColtivaTo 2025, con una serie di appuntamenti volti a trattare temi di grande rilevanza.

Il Festival ColtivaTo e gli eventi ad esso connessi si propongono di parlare della “vera” agricoltura, spesso diversa da quella immaginata, bucolica, in modo rigoroso, basato su fatti e numeri, in un’ottica di economia e lavoro, di innovazione, scienza e tecnologia, senza dimenticare i temi del cambiamento climatico e della sostenibilità
che all’agricoltura sono strettamente (inter)connessi, come si legge sul sito dell’iniziativa.

Il tutto con spirito critico ma aperto, rivolgendosi a un pubblico eterogeneo e affiancando a eventi di carattere strettamente scientifico, come seminari, interviste e tavole rotonde, momenti puramente divulgativi, come concerti e spettacoli, visite guidate, incontri tra giovani e imprenditori.

In questo primo incontro i relatori, prendendo come spunto due studi recenti della Food and Agriculture Organization e dell’Organization for Economic Cooperation and Development, affrontano aspetti economici di attualità, soffermandosi sui futuri scenari, internazionali e italiani in particolare, in un periodo caratterizzato da cambiamenti climatici e da una guerra che interessa una regione importante per la produzione non solo di derrate ma anche di fertilizzanti.

La partecipazione di esperti dei settori vitivinicolo e olivicolo, di grande importanza nel nostro Paese, permetterà di trattare problemi concreti, che si spera che il Centro Nazionale Agritech, che ha visto la luce grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sappia affrontare.

Coordina
Mario Deaglio, Università degli Studi di Torino

Saluti istituzionali
Dario Gallina, Presidente della Camera di Commercio di Torino

Introduce
Maria Lodovica Gullino, Responsabile scientifico di ColtivaTo

Intervengono
Mario Deaglio, Università degli Studi di Torino
Danilo Ercolini, Centro Nazionale Agritech
Donatella Saccone, Università di Scienze Gastronomiche, Pollenzo
Elisa Palazzi, Università degli Studi di Torino
Maria Cristina Oddero, Poderi e Cantine Oddero, La Morra, Cuneo
Luigi Caricato, Olio Officina Magazine, Milano

In apertura, foto di Olio Officina©

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