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Le migliori produzioni del Marocco dell’olivagione 2023

Voluto dal direttore di Agro-pôle Olivier, Noureddine Ouazzani, il premio Volubilis Extra Virgin Marocco incoraggia da quindici anni i produttori oleari a ricercare costantemente la qualità per potersi affermare sui mercati internazionali. Nel corso di questo lungo periodo, l’olio del Marocco ha fatto grandi progressi e ha sviluppato una propria personalità che va continuamente incentivata. A Olio Officina Festival potrete degustare gli extra vergini vincitori del concorso

Olio Officina

Le migliori produzioni del Marocco dell’olivagione 2023

Il Premio “Volubilis Extra-Virgin Marocco” è nato dalla sinergia instaurata tra l’Agro-pôle Olivier di Meknès e i produttori di olio del Marocco. Il riconoscimento premia le aziende e il loro lungo lavoro, proiettandole nel mondo del domani e ricordando che la qualità è l’elemento chiave per sviluppare ulteriore competitività sul mercato nazionale e internazionale.

L’organizzatore del Premio, Noureddine Ouzzani, afferma che “è proprio attraverso questo concorso che cerchiamo di incoraggiare i produttori del Marocco a migliorare la qualità del prodotto, promuovendo così l’armonizzazione del gusto dell’extra vergine attraverso l’uso consapevole delle combinazioni”.

La giuria del concorso ha visto riunirsi dieci esperti appartenenti a giurie internazionali provenienti da Italia, Francia e Germania, e rappresentanti delle più grandi aziende di distribuzione e gruppi d’acquisto di olio da olive in Europa, come Turri e Monini.

La scelta di questi Paesi non è stata casuale, e si è basata sulle opportunità dei loro mercati per l’olio da olive marocchino di qualità.

“Così come la scelta della giuria, e la partecipazione dei principali operatori internazionali dell’olio da olive, ci permette di far scoprire ai nostri partner, in un contesto professionale, la qualità dell’extra vergine marocchino” sottolinea Noureddine Ouzzani.

L’edizione di quest’anno ha visto la partecipazione di venti marchi di olio Evo finalisti, provenienti dalle principali aree olivicole del Marocco:

Cooperative, piccoli/medi produttori e i principali gruppi industriali dell’olio da olive marocchino di Meknes, Fez, Essaouira, Oujda, Nador, Taounate, Marrakech, Bni Mellal e Sefrou.

Così, nella categoria “Fruttato intenso”, la giuria ha assegnato la Palma d’oro all’olio Prestige della società Olea Capital.

La Palma d’argento è stata assegnata all’extra vergine Domaine Villa Maroc (Picholine du Languedoc) della Cooperativa Les Huiles Essaouira.

Nella categoria “Fruttato medio”, la giuria ha assegnato il ramo d’oro all’olio d’oliva Oliva dell’azienda Aldahra.
Il ramo d’argento è stato assegnato all’olio d’oliva Olealys dell’azienda Oleastre.

Inoltre, la giuria ha designato la Top Ten del Premio “Volubilis Extra Virgin Marocco 2023”:

Prestige di Olea Capital

Oliva di Aldahra

Domaine de Kalea di Lesieur Cristal

Domaine Villa Maroc della cooperativa Les Huile Essaouira

Olealys di Oleastre

Tihli la corsé (Aderj) dell’azienda Tihlima

Akalia dell’azienda Iskla

Volubilia dell’azienda Olivinvest

Aicha dell’azienda Lcm-Aicha

La Finca de l’Atlas dell’azienda La Finca De L’atlas.

“Vorrei sottolineare che il Marocco ha fatto grandi progressi nel migliorare la qualità dell’olio d’oliva marocchino e nello sviluppare una propria personalità. Ho partecipato quest’anno a diversi concorsi internazionali e a livello locale in Italia, e posso confermare che gli oli marocchini sono allo stesso livello di qualità degli oli premiati in questi concorsi internazionali”, ha dichiarato la dott.ssa Franca Camurati, presidente della giuria del Premio “Volubilis Extra-Virgin Marocco” da quindici anni.

Per Luigi Caricato, membro della giuria e direttore della rivista Olio Officina, la qualità e la tipicità unica degli oli marocchini sono perfettamente documentate dai risultati delle quindici edizioni del Premio “Volubilis Extravergine Marocco”.

“Conosco bene il Marocco, grazie allo straordinario impegno dell’Agro-Pôle Olivier Meknes, del dottor Noureddine Ouazzani. In tanti anni di frequentazione dei luoghi di produzione, ho avuto modo di conoscere i percorsi virtuosi che hanno fatto del Marocco una regione olivicola di prestigio internazionale”, aggiunge Luigi Caricato.

Di notevole interesse sono le impressioni negli aromi percepiti.

Gli oli premiati sono caratterizzati da aromi di pomodori verdi e maturi, erbe, carciofi e note erbacee, oltre ad aromi come fragola e frutti di bosco.

“L’armonia e la complessità degli oli sono diverse e si differenziano positivamente dalle varietà e dalle provenienze europee” afferma Ingrid Bujara (SGS Germania).

“Nel corso degli anni, il Premio “Volubilis Extra-Virgin Marocco” è diventato un vero e proprio strumento per valorizzare e promuovere il potenziale qualitativo dell’olio Evo marocchino a livello internazionale, ed è il modo migliore per capire a che punto siamo e dove possiamo arrivare, impegnandoci a fare meglio ogni anno e a muoverci verso la qualità, perché si prevede che il Marocco sarà uno dei principali attori del mercato internazionale dell’olio da olive nei prossimi anni”, sottolinea il dottor Noureddine Ouazzani.

Focus sul settore olivicolo marocchino: la produzione 2022-2023

Come in tutti i Paesi del Mediterraneo, la produzione della stagione olivicola 2022-2023 ha subito un calo a causa di una grave e devastante siccità che non colpiva il Marocco da oltre quarant’anni.

Temperature elevate e giornate molto calde nella primavera e nell’estate del 2022, unite alla mancanza di precipitazioni, soprattutto durante l’estate, hanno inciso in modo determinante sulla produzione.

Le attuali stime degli operatori del settore olivicolo marocchino, dopo la raccolta, indicano una produzione inferiore al 75% rispetto a quella dello scorso anno, stimata in 140.000 tonnellate per una superficie globale stimata in 1.220.000 ettari.  Attualmente, le previsioni sono di 30.000-40 tonnellate di olio da olive.

Molte unità di frangitura sono rimaste chiuse. Tuttavia, alcuni rari oliveti di varietà straniere in zone irrigue hanno presentato produzioni interessanti.

La situazione strutturale di siccità fa temere per il futuro degli olivi non irrigati in Marocco. Inoltre, a complicare lo scenario sono i costi di produzione.

L’aumento generale dei fattori produttivi e, in particolare, dell’energia, del trasporto della manodopera, dei materiali ausiliari, rappresenta un aumento considerevole dei costi di produzione dell’olio, che può oscillare in media tra il 30 e il 40%.

Di conseguenza, i frantoi industriali hanno registrato un netto aumento dei costi e una diminuzione sia della produzione sia della qualità.

Questa situazione ha alterato notevolmente il mercato locale dell’olio da olive, dove si è verificato un aumento eccezionale del prezzo, raggiungendo anche gli 80 D/litro.

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