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L’olivicoltura piemontese del Monferrato si rende protagonista di un nuovo corso

Il ritorno della coltivazione apre a nuovi scenari, tanto più in un contesto come quello attuale, con un cambiamento climatico che consente di fatto il diffondersi della pianta anche in aree di produzione per molto tempo ritenute estreme. Il 16 maggio si svolgerà un incontro per fare il punto sullo stato dell’arte e sugli obiettivi da raggiungere. Tra i relatori Luigi Caricato, Marco Giachino, Giuseppe Giordano, Paolo Massobrio, Carlo Ricagni e Mariano Rabino

Olio Officina

L’olivicoltura piemontese del Monferrato si rende protagonista di un nuovo corso

Non lasciatevi impressionare dalla foto di apertura dell’agronomo Antonino De Maria. Gli olivi ricoperti di neve hanno un grande fascino, ma nonostante il pensiero comune, anche in Piemonte, come pure in Valle d’Aosta, si coltivano gli olivi, e non è certo una grande novità, visto che la pianta era già diffusa in altri secoli. Non sarà un habitat favorevolissimo, ma l’albero di olivo è pianta generosa e forte, che resiste, soprattutto ora che le coltivazioni tipiche del sud del Paese si estendono sempre più al nord.

I numeri? Molti vogliono avere contezza della realtà. Nel 2022 erano 158 gli ettari coltivati a olivo in Piemonte, secondo quanto registrato da Ismea. Nel 2023 c’è stato un incremento e si è giunti a 183 ettari. Un segno + 16% che incoraggia gli investimenti.

La realtà produttiva è molto frammentata: sono state 1939 le aziende agricole coinvolte nel 2020, con un netto passo in avanti rispetto alle 641 del 2010. Un + 202% che incoraggia sempre più la voglia e il piacere di estendere la coltura.

Le tonnellate di olio prodotto in Piemonte  sono altrettanto in costante evoluzione: dalle 10 del 2021 alle 22 del 2022, mentre un vistoso  calo imputabile alla stagionalità si è registrato nel 2023, con sole 14 tonnellate, ma ciò è dovuto a fattori esogeni.

L’olio extra vergine di oliva del Piemonte: l’esperienza del Monferrato. È questo il titolo dell’evento riservato a giornalisti, comunicatori e operatori con il dichiarato intento di far conoscere e promuovere l’olivicoltura del Monferrato e del Piemonte.
L’appuntamento è fissato per giovedì 16 maggio 2024, alle ore 16,30. Il luogo dell’incontro è il Castello di Razzano. Per arrivarci basta recarsi lungo la Strada Gessi al civico 2, ad Alfiano Natta, in provincia di Alessandria, comune di nemmeno 700 abitanti dalla forte connotazione agricola.

A ospitare l’evento è Augusto Olearo, il quale è ben convinto dell’importanza dell’incontro in prospettiva futura. Ormai l’olivo è diventata una pianta d’elezione in Piemonte. C’è storia che va recuperata e c’è soprattutto una visione di futuro che è bene non manchi mai. L’obiettivo è dare corpo a un gruppo coeso di olivicoltori monferrini, come pure di altre aree del Piemonte, che diano impulso a qualcosa di virtuoso, in modo da creare una vera olivicoltura piemontese fino a conseguire magari una attestazione di origine che ne certifichi la provenienza. Abbiamo incontrato ad Alessandria alcune settimane fa, in vista dell’inaugurazione del Giardino degli ulivi.

Per ora si ha a che fare con circa venti aziende produttrici, ma ci sono buone prospettive, visto il crescente interesse, come dimostra anche la valorizzazione che è in corso d’opera attraverso la Strada del vino Astesana, con l’infaticabile apporto di Beppe Giordano, e l’impegno a tutto tondo di Gabriella D’Amico, delegata, per il Piemonte, dell’associazione nazionale Donne dell’Olio.

C’è tutto un movimento che si nutre di grande entusiasmo intorno all’olivo e all’olio, come d’altra parte è evidente dall’operato del Consorzio per la tutela dell’olio extra vergine di oliva di Piemonte e Valle d’Aosta, con il suo presidente Marco Giachino.

L’iniziativa ha il sostegno della Regione Piemonte, in ragione del fatto che l’olivicoltura sta via via assumendo un ruolo di primaria importanza, non soltanto perché in passato gli olivi erano coltivati con buoni esiti, ma soprattutto per la determinazione di tanti imprenditori che investono con grande convinzione.

Il convegno segna un ulteriore passo in avanti in favore di una olivicoltura sempre più professionale e meno hobbistica. L’organizzazione di questo incontro vede coinvolti una pluralità di soggetti, dal Consorzio per la tutela dell’olio extra vergine di oliva di Piemonte e Valle d’Aosta alla Strada del vino Astesana, dall’associazione Donne dell’Olio al Castello di Razzano. Tutto ciò a dimostrare il grande interesse verso un impegno corale e condiviso.

PROGRAMMA

Ore 16,30

Registrazione partecipanti

Ore 17,00

Saluti istituzionali e interventi introduttivi

Sindaco di Alfiano Natta, Sabrina Zeglio
Sindaco di Casale Monferrato, Federico Riboldi
Presidente GAL Basso Monferrato, Mario Sacco
Presidente Nazionale Donne dell’olio, Gabriella Stansfield
Assessore Agricoltura e Cibo Regione Piemonte, Marco Protopapa

 

Ore 17,30

TAVOLA ROTONDA

Moderatore: Franco Binello, giornalista

Partecipano:

Luigi Caricato, Direttore di Olio Officina Magazine

Quali scenari per l’olivicoltura italiana e quali possibili evoluzioni a livello territoriale

Marco Giachino, Presidente Consorzio per la tutela dell’olio extravergine di oliva del Piemonte

L’olivicoltura Piemontese e del Monferrato. Il ruolo del Consorzio per la tutela dell’olio di oliva extra vergine di oliva

Giuseppe Giordano, Vicepresidente Strada del vino e del cibo Astesana

Dall’enoturimo all’olioturismo: il contributo di Astesana per la definizione del primo percorso olioturistico del Monferrato

Paolo Massobrio, Giornalista e Gastronomo

L’olio del Monferrato per la valorizzazione della gastronomia del territorio

Carlo Ricagni, Presidente Strada dei vini e dei sapori del Gran Monferrato

Il Monferrato in sinergia tra le due Strade del vino e del cibo

Mariano Rabino, Presidente Ente Turismo Langhe Monferrato Roero

Il supporto dell’Ente del Turismo per la crescita e lo sviluppo turistico del Monferrato

 

DIBATTITO

Sono inoltre previsti interventi di alcuni produttori di olio di oliva del Monferrato

Ore 19,00

Degustazione degli olii del Monferrato alla presenza del produttore

Ore 19,30

Aperitivo con degustazione di: • un cocktail all’olio di oliva (evo – drink) realizzato per l’evento da “Piemonte nello Shaker” • i vini bianchi e spumanti delle Cantine Castello di Razzano

Ore 20,16

Cena didattica su prenotazione presso il Ristorante del Castello di Razzano alla presenza dei produttori con menù dedicato, guidata da un esperto del settore. Vini in abbinamento delle Cantine Castello di Razzano

Per i giornalisti interessati nel corso della giornata su richiesta sarà possibile effettuare la visita guidata al Museo del vino e alle cantine di invecchiamento.

In mattinata l’Associazione Nazionale Donne dell’olio – Delegazione Area Piemonte e Valle d’Aosta – organizza un incontro sulla pianta e sull’olio di oliva con gli studenti della Scuola Secondaria De Rolandis di Castell’Alfero

Prenotazione obbligatoria sino a esaurimento posti sia per l’evento che per la cena didattica entro e non oltre 11 Maggio 2024 .

Prenotazione evento e cena: beppe.giordano@email.it

 

In apertura, olivi in Piemonte, foto di Antonino De Maria

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