Mondo

Per Wirecutter l’extra vergine Bono è tra i migliori sugli scaffali statunitensi

L’indagine è stata condotta dal sito web di proprietà di The New York Times specializzato nella recensione di prodotti – dall’alimentazione alla cura della persona – osservando rigidi canoni di valutazione. L’Evo Sicilia Igp biologico ha conquistato il palato degli assaggiatori ingaggiati, che ne hanno riconosciuto le note fruttate e floreali e la versatilità degli impieghi in cucina

Olio Officina

Per Wirecutter l’extra vergine Bono è tra i migliori sugli scaffali statunitensi

L’indagine avviata da Wirecutter – sito web di proprietà di The New York Times Company, specializzato nelle recensioni di prodotti, testata di prestigio, riconosciuta a livello internazionale  – che ha attivato un’analisi con rigidi canoni di valutazione con l’obiettivo di valorizzare gli oli extra vergine d’oliva adatti a tutti gli usi in cucina.

Gli assaggiatori ingaggiati hanno riconosciuto nell’extra vergine Bono Sicilia Igp biologico uno dei migliori prodotti sugli scaffali dei supermercati statunitensi.

“A differenza di molti altri oli che abbiamo assaggiato, il Bono Sicilia Igp biologico era fruttato e floreale” scrive Wirecutter sottolineandone anche le molteplici modalità di utilizzo in cucina. Un riconoscimento importante per l’azienda siciliana, con sede a Sciacca (Ag), punto di riferimento diretto di oltre 477 aziende agricole certificate (Dop Val di Mazara/Igp Sicilia) per la molitura delle olive prodotte dalle loro terre (Nocellara del Belice, Biancolilla e Cerasuola), e di oltre 100 frantoi certificati.

“Questo sistema produttivo ci consente di esportare i nostri oli superiori non solo in Europa, ma anche negli Stati Uniti, in Canada e in Asia. Così l’antica tradizione olearia della famiglia Bono ha attraversato anni, generazioni e continenti per arrivare sulla tavola dei consumatori e offrire il gusto autentico della vera Sicilia, una terra di sapori e profumi unici, genuini e indimenticabili” sottolinea Salvatore Bono, general manager packaged division di Bonolio.

“L’export ha un peso importante per l’azienda e il mercato americano è certamente il più proficuo per noi -afferma Carmelo Zagarrì, direttore commerciale e marketing Bonolio-. Il 55% del nostro fatturato proviene dall’estero mentre il restante 45% dall’Italia dove contiamo di crescere nei prossimi anni. Negli Stati Uniti d’America, in modo particolare, abbiamo effettuato importanti investimenti risultati premianti che ci permettono di crescere ogni anno a doppia cifra”.

Questo riconoscimento va ad aggiungersi alle recenti affermazioni del marchio.

Bono si è infatti distinto per il valore della progettazione, entrando nella cerchia dei finalisti della sezione packaging, in occasione del contest Mediastars, un premio pubblicitario italiano, promosso da Media Star Editore, che si tiene ogni anno a Milano.

Le giurie hanno attribuito a questo progetto grafico una media alta che ha permesso di ottenere un premio Tecnico (Special Stars) per l’Art Direction di Industria01 (agenzia di comunicazione che da anni collabora con l’azienda) e ne attesta l’originalità e l’efficacia del messaggio.

Anche il design e l’estetica giocano un ruolo cruciale nelle scelte dell’azienda siciliana, ed è proprio in occasione del Premio Morgantìnon, organizzato dall’Esa, Ente di Sviluppo Agricolo, con la collaborazione del Libero Consorzio Comunale di Enna e del Comune di Aidone, dedicato alle eccellenze siciliane dell’extra vergine di oliva, quest’anno alla sua undicesima edizione, che Bono si è distinto per la Migliore immagine.

“A colpire più di tutto è la pulizia dei tratti e l’essenzialità, come pure l’elemento estetico nel suo insieme, tutto molto ben curato, con un occhio di riguardo alla qualità dei materiali utilizzati, dalla bottiglia personalizzata, ergonomica e funzionale, alla carta dell’etichetta e perfino alla capsula copri tappo, originale nella sua veste grafica e senza dubbio fuori dai consueti canoni, soprattutto nell’individuazione di colori vivaci e discontinui rispetto ai classici giallo e verde -si legge nella motivazione-. In questa linea commerciale denominata Capolavoro di Sicilia, ispirata alle gesta dei paladini dell’epopea epico- cavalleresca del ciclo carolingio, cantate nell’Opera dei pupi, a imporsi è il concetto di “sicilianità” visto e interpretato in una chiave di lettura contemporanea, senza la minima concessione al didascalico e al folcloristico. Infine, altra nota di merito, il codice di tracciabilità posto sulla retro-etichetta, attraverso cui è possibile risalire alle piante da cui provengono le olive”.

Anche al concorso indetto da Olio Officina, Le Forme dell’Olio, Bono ha saputo conquistare la giuria – composta da designer, grafici, architetti – aggiudicandosi, tra i vari, il premio Forme di Platino nella categoria Gourmet con confezione.

TAG: ,

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia