Il mio nome è Italo
Un extra vergine abruzzese, frutto di un blend di oli ottenuti da ben cinque cultivar, tra cui la celebre Dritta. All’assaggio l’olio si presenta morbido, senza venir meno alle connotazioni fruttate, che gli attribuiscono corpo e personalità. Versatile, dall'ottimo rapporto qualità, prezzo e rendimento. Reca la firma Fattoria del Torquato
Una famiglia dedita a un sogno: coltivare l’olivo. E questo sogno ha un nome: Italo. E Italo nasce in Abruzzo ed è frutto di un’azienda agricola che fa perno su una tradizione ormai consolidata da ben quattro generazioni di esperienza maturata sul campo.
La regione Abruzzo, così come si legge nel sito aziendale, con decreto n. 2694 del 27 settembre 1996, “ha riconosciuto la professionalità del produttore e l’elevata qualità e genuinità del prodotto conferendo alla Fattoria del Torquato l’ambito marchio Abruzzo Qualità”.
Il nome dell’azienda è mutuato dalla località Torquato, posta sulle colline teramane in agro di Sant’Omero, proprio a ridosso del mar Adriatico.
Il nome dell’olio riprende invece il nome di Italo, Italo Giancola, che con Filippo ha dato impulso a un nuovo corso aziendale, praticando una olivicoltura moderna e razionale.
L’olio prodotto dalla Fattoria del Torquato si contraddistingue per la sua versatilità, essendo un olio dal fruttato medio, si presta a svariati impieghi.
Le olive da cui l’olio si estrae sono coltivate a Sant’Omero, e sono l’espressione delle cultivar Frantoio, Dritta, Leccino, Moraiolo e Carboncella.
La qualità la si riscontra all’assaggio, e il rapporto qualità/prezzo/rendimento lo rende molto apprezzabile: 6 euro il formato da 500 ml.
SAGGIO ASSAGGIO
È verde dai riflessi dorati, limpido alla vista.
All’olfatto si apre con profumi freschi di oliva, che rimandano nettamente al frutto verde, con richiami altrettanto evidenti al carciofo e al cardo, oltre a una marcata e piacevole connotazione erbacea.
Al palato l’impatto iniziale è dolce, e si presenta morbido e vellutato, dal gusto vegetale di carciofo e mandorla, con note amare e piccanti ben dosate, che si percepiscono in maniera progressiva, armonica, senza mai risultare sgradite.
In chiusura una lieve punta piccante e un ritorno di mandorla verde e di erba di campo.
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