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Ciò che serve è scommettere sullo sviluppo tecnologico del settore olivicolo

Ad affermarlo è Luis Planas, ministro dell’Agricoltura spagnolo, durante il I Congresso mondiale di olivicoltura ed elaiotecnia, Mundolivar, tenutosi a Córdoba. L’implemento della tecnologia e dell’innovazione deve affiancare altre strategie fondamentali, come la valorizzazione delle varietà di olivo minoritarie e il connesso recupero della biodiversità

Olio Officina

Ciò che serve è scommettere sullo sviluppo tecnologico del settore olivicolo

L’olivo è una coltura di grande rilevanza socio-economica e ambientale per la Spagna, il primo produttore mondiale di olio da olive, con una media di 1,45 milioni di tonnellate annue, nonché il 45% della produzione mondiale.

Anche nella campagna 2022-2023, nonostante la siccità e una riduzione del raccolto del 56% rispetto al precedente, ha igualmente mantenuto il primato.

Per mentenere la posizione attuale, però, occorrono ulteriori miglioramenti tecnlogici capaci di promuoverne la competitività, come ha spiegato il ministro dlel’Agricoltura, Luis Planas, nel corso del I Congresso mondiale di olivicoltura ed elaiotecnia, Mundolivar.

«È necessario scommettere simultaneamente sullo sviluppo tecnologico e sull’identificazione dell’oliveto tradizionale, una delle colture più importanti per la conservazione della biodiversità, che genera ricchezza all’ambiente rurale. Così, tra le strategie da seguire, bisogna valorizzare vecchie varietà minoritarie seguendo anche iniziative come “Olivares vivos”, un progetto per aumentare la redditività dal recupero della biodiversità negli oliveti. La qualità raggiunta ad oggi grazie all’innovazione del settore è la migliore garanzia per i consumatori».

La Roadmap per l’oliveto

Lanciata nel 2020 dal Ministero dell’Agricoltura, le misure osservate sono volte a bilanciare la domanda e l’offerta, ottenere un maggiore sostegno economico, aumentare la qualità degli oli d’oliva spagnoli e migliorare la loro percezione nei mercati.

In questa linea, il Ministero ha approvato nel 2021 lo standard di qualità per gli oli da olive e di sansa d’oliva per migliorarne la tracciabilità, in particolare dell’extra vergine con l’obiettivo di contirbuire a differenizarlo davanti al consumatore.

La nuova Pac

Il Patto Verde Europeo rappresenta un’opportunità per rendere maggiormente visibile l’importanza della coltivazione degli oliveti alla società per la sua funzione come “barriera nel processo di desertificazione”, mentre la nuova Politica agricola comune, entrata in vigore il 1° gennaio, sostiene il settore, specialmente le piccole e medie aziende agricole, nonché la maggioranza all’interno del comparto olivicolo.

In particolare, si guarda all’implementazione di strategie per migliorare la captazione del carbonio del suolo, una misura già osservata nel comparto olivicolo.

In apertura, foto di Olio Officina©

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