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Tutta la bellezza dell’olivo esaltata dalle tecniche di arboscultura

La prima arboscultura che ha inaugurato il progetto Panorama in cornice – nato per valorizzare il potenziale culturale e turistico del territorio - è un olivo in vita da 25/30 anni nell’oliveto dell’Agriturismo Al Crepuscolo dell’azienda agricola Gabrielloni, donato da parte delle tre sorelle titolari per il loro amore verso l’arte. Un campo agricolo può e deve essere migliorato anche con queste opere, afferma Elisabetta Gabrielloni, e mettere a disposizione un olivo in produzione e vederlo plasmare secondo forme estetiche ci arricchisce intellettualmente

Olio Officina

Tutta la bellezza dell’olivo esaltata dalle tecniche di arboscultura

«La nostra azienda si è sempre adoperata a comunicare le bellezze del territorio, anche attraverso una bottiglia di olio – racconta Elisabetta Gabrielloni, titolare con le sorelle Sonia e Gabriella del famoso frantoio – in un certo senso un’opera d’arte anch’essa, il prodotto di un’abilità affinata nel corso del tempo, in grado di suscitare emozioni nei vari fruitori italiani e non».

Oggi, attraverso il progetto Panorama in cornice, in cui le sorelle Gabrielloni propongono un’altra via, una strada parallela della bellezza, quella dell’arboscultura.

«Siamo circondati da colline che sono cartoline vive, ambienti campestri su cui si erigono borghi, i Sibillini in lontananza, la costa, il mare: insomma, la bellezza in tutte le sue forme – prosegue Elisabetta- E per rafforzare questa bellezza abbiamo creduto e supportato il progetto di arboscultura, che darà vita ad un’opera d’arte a tutti gli effetti».

In cosa consiste il progetto Panorama in cornice

Il progetto, pioneristico e sperimentale per Recanati (al momento l’unico esempio in Italia si trova nel campus del Politecnico di Milano e si completerà tra 60 anni), mira a valorizzare il potenziale culturale e turistico del territorio.

La prima arboscultura che ha inaugurato sabato 10 giugno il progetto è un olivo tra i 25 e i 30 anni di vita, donato generosamente dalle sorelle Gabrielloni tanto è il loro amore verso l’arte.

L’olivo in questione è stato modellato a forma di goccia in rapporto all’olio, il prezioso “oro liquido”, simbolo di nutrimento, di natura viva e creatrice.

Le arbosculture invitano a meditare e riflettere sulla crisi del nostro ecosistema e, quindi, a cambiare il nostro approccio “impoetico” dell’abitare associato alla perdita di suoli o il loro degrado e sfruttamento dovuto a una cultura dominante che si è rivelata inadatta nel tutelare l’ambiente.

“Le dolci colline recanatesi rappresentano un patrimonio di natura, bellezza e terra di produzione grazie alla fiorente agricoltura con campi coltivati, vitigni, uliveti, alberi da frutto, ortaggi e cereali. Come proteggerle? Con le opere d’arte perché grazie al gesto creativo questo luogo da contenitore diventa parte integrante dell’opera stessa. E l’arte non va mai violata ma protetta nel migliore dei modi” ha commentato durante la presentazione la giornalista e curatrice Nikla Cingolani, ideatrice del progetto messo a punto e definito dal land artista Roberto Viale.

Per l’artista, le forme ogivali sono simili ad anime perfette. La figura rimanda anche alle mani giunte in preghiera che, rivolte verso l’alto, rinviano a temi divini e comunicano spiritualità e lirismo. L’olivo, simbolo di pace, diventa “cornice” naturale che inquadra altresì la Basilica di Loreto e la sua cupola.


Elisabetta Gabrielloni, poi, si rivolge ai politici lanciando il monito di valorizzare le Marche e sostenere coloro direttamente impegnati sul territorio in ambito enologico, oleario e agricolo perché il “bello” visto dal turista è il prodotto del lavoro sull’ambiente e sulla terra circostante

All’inaugurazione sono intervenuti il sindaco di Recanati Antonio Bravi e la Sindaca di Montefano Angela Barbieri. Presenti anche il vicesindaco Mirco Scorcelli e l’Assessora alle Culture Rita Soccio. Il progetto è stato patrocinato dal Comune di Recanati e da vari enti come Sistema Museo, ReAction Recanati turismo e il Comitato di quartiere di Montefiore e seguirà in altre due sedi, negli agriturismi Terra del Sole e I Tre Filari.

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