Edito da Einaudi nel 2013, Carver Country nasce dall’incontro tra Bob Adelman e Raymond Carver nel 1982, per un servizio sulla rivista “Life”. Il fotografo, sulla scia di quanto già fatto con i pittori James Rosenquist e Roy Lichtenstein, chiede a Carver di poterlo ritrarre al lavoro, circondato dai suoi oggetti e dai suoi libri. Carver accetta. Ben presto, però, dopo le telefonate e le lettere, il progetto si trasforma in qualcos’altro.
Adelman entra nel mondo di Carver così in profondità da costruire una biografia visiva, una mappatura fotografica dell’universo letterario dell’autore americano. Alternandoli a una selezione di testi carveriani fatta dallo scrittore stesso, il fotografo inserisce volti di amici e famigliari (come quello della moglie Tess Gallagher), ma anche boschi, fiumi, case abbandonate, ritratti di operai e passanti, creando un mosaico evocativo e maestoso.
È come se il più importante e influente autore di racconti della seconda metà del Novecento divenisse lui stesso oggetto di un racconto, di una narrazione per immagini intrisa delle stesse malinconie e speranze delle sue parole.
La postfazione di Tess Gallagher.
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui
Commenta la notizia
Devi essere connesso per inviare un commento.