Roma – Nel corso dell’ultima riunione del Consiglio dei Ministri, il Ministro per la Coesione Territoriale, Carlo Trigilia, ha presentato l’informativa “Interventi urgenti a sostegno della crescita” che – spiega il comunicato di Palazzo Chigi – “prevede misure di accelerazione dell’utilizzo delle risorse della politica di coesione”. “L’operazione – prosegue il comunicato – ha un valore pari a 6,2 miliardi di euro, provenienti per 2,2 miliardi dalla riprogrammazione del Fondo Sviluppo e Coesione (Fsc); per 1,8 miliardi da quella del piano d’Azione Coesione e per 2,2 miliardi dai programmi dei Fondi Strutturali 2007-2013.
Di questi 6,2 miliardi, 1,2 sono gia’ previsti nella Legge di Stabilita’ a sostegno del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese. La manovra punta ad accelerare la spesa delle diverse politiche di coesione territoriale legate al ciclo dei Fondi Europei 2007-2013.
Essa consente, da un lato, di ridurre i rischi di perdita delle risorse europee la cui spesa va certificata entro il 31 dicembre 2015 e, dall’altro, di dare impulso a misure antirecessive nelle regioni del Mezzogiorno, particolarmente colpite dalla crisi economica e occupazionale. Nel complesso, tenuto conto del precedente intervento di riprogrammazione del maggio scorso per circa un miliardo di euro prevalentemente a sostegno dell’occupazione giovanile (Legge 99/2013), l’ammontare complessivo delle risorse riprogrammate per accelerare la spesa e per sostenere obiettivi antirecessivi e’ pari ad oltre 7 miliardi di euro.
Le risorse riprogrammate si basano su quattro misure principali.
Misure a sostegno delle imprese: 2,2 miliardi che verranno utilizzati per rifinanziare il Fondo Centrale di Garanzia (1,2 miliardi) e per la creazione di nuova imprenditorialita’ giovanile nel settore della produzione di beni e nella fornitura di servizi (1 miliardo).
Misure per il sostegno all’occupazione: sono previsti 700 milioni che serviranno per la decontribuzione a sostegno dell’occupazione giovanile, femminile e dei lavoratori piu’ anziani. Inoltre, verra’ sperimentata una misura per il reinserimento lavorativo dei fruitori di ammortizzatori sociali anche in deroga, compresi i lavoratori socialmente utili (Lsu).
Misure per il contrasto alla poverta’: 300 milioni di euro saranno destinati alle famiglie in grave stato di poverta’ – il cui numero e’ fortemente aumentato negli ultimi anni, specie nel Mezzogiorno – attraverso il rafforzamento dello Strumento per l’Inclusione Attiva (Sia), che prevede forme di sostegno del reddito e politiche attive volte a favorire l’inserimento scolastico dei minori e l’inserimento lavorativo degli adulti.
Misure a sostegno delle economie locali: sono previsti 3 miliardi di euro che andranno a finanziare diversi obiettivi: interventi cantierabili e realizzabili in tempi brevi nei comuni sotto i 5mila abitanti (programma “6.000 campanili”); interventi di riqualificazione urbana (Piano nazionale per le citta’); interventi per la valorizzazione di beni storici, culturali e ambientali al fine di promuovere l’attrattivita’ turistica, anche in vista dell’Expo 2015; interventi per la riqualificazione, messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici scolastici”.
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