Terra Nuda

Previsioni di raccolta

L’olivagione si avvicina ed ecco un aggiornamento a partire da indagini più circostanziate, molto più affidabili della semplice deduzione visiva. Il panorama così come si presenta all’estero

Adriano Caramia

Previsioni di raccolta

Come avevamo scritto nella nostra precedente panoramica (leggi QUI), cominciano a pervenire cifre più precise riguardo le previsioni di raccolta da alcuni Paesi. Sono indagini circostanziate e molto più affidabili della semplice deduzione visiva.

I primi dati pervengono dalla Giunta di Andalucia che, per il tramite del proprio dipartimento dell’agricoltura, ha indicato quanto segue:

Cordoba e provincia 160.000 tonnellate, ossia un 56% meno dello scorso anno, durante il quale si sono prodotte 361.475 tonnellate;

Granada e provincia 76.000 tonnellate, circa il 49% in meno dell’anno scorso;

Siviglia e provincia (una delle zone migliori nel panorama spagnolo di quest’anno) circa 72.000 tonnellate, con un decremento del 32%;

Malaga e provincia 45.000 tonnellate (- 44%);

Cadice e provincia 9.700 tonnellate (+ 3%);

Almeria e provincia 8.000 tonnellate (- 20%);

Huelva e provincia 5.300 tonnellate (+ 7%).

Per completare il quadro dell’Andalusia manca la provincia di Jaen la quale ne rappresenta la parte più importante. Quest’anno, a detta degli operatori, sembra essere l’area che più ha sofferto sia l’avvicendamento delle produzioni sia le avverse condizioni atmosferiche,
Questa provincia ha contribuito, lo scorso anno, ad una produzione di 750.215 tonnellate.
Le province su menzionate, che per il prossimo raccolto prevedono una raccolta di 376.000 tonnellate nel congiunto, l’anno passato hanno prodotto insieme 721.677 tonnellate.
Si ipotizza che la stima riguardo l’area di Jaen sarà completata e resa nota intorno al 12 ottobre.
Ovviamente bisognerà considerare tutte le altre zone produttive del resto della Spagna.

Un altro importante dato ci perviene dalla Turchia.
Qui ad elaborare l’analisi è il Consiglio Oleicolo Nazionale dell’olio di oliva turco (Ulusal Zeytin ve Zeytinyağı Konseyi).
La previsione di raccolta è pari a circa 190.000 tonnellate (corrispondenti a 913.000 tonnellate di olive), una produzione quasi il 50% maggiore rispetto a quella del precedente anno.
Inoltre occorre sottolineare che sono previste 438.000 tonnellate di olive da tavola. Quindi, l’intera produzione oleicola turca è ripartita, a grandi linee, per due terzi con destino i frantoi ed un terzo destino olive da mensa.
Questo dato, assieme a quello alle “migrazioni” di olio dalla Siria, spiega la differenza con quanto avevamo previsto nella nostra precedente panoramica per questo paese (250.000 tonnellate di olio).
Guardando nel dettaglio, notiamo le previsioni per le aree di produzioni maggiori:

1. IZMIR tonn. 35.000 di olio
2. BALIKESİR tonn. 24.000
3. MUĞLA tonn. 22.000
4. HATAY tonn. 21.500
5. AYDIN tonn.20.500
6. ÇANAKKALE tonn. 14.500
7. MANİSA tonn. 14.500
8. MERSİN tonn. 13.000
9. ANTALYA tonn 6.200
10. OSMANİYE tonn. 4.000

e così via con altre zone sempre più piccole di produzione.

Come sempre, sono processi “in divenire”, soggetti agli ultimi e decisivi contributi che una metereologia clemente o avversa vorrà dare.
Noi non mancheremo di tenervi aggiornati riguardo questi sviluppi.

La foto di apertura è di Lorenzo Cerretani

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