Terra Nuda

Emergenza xylella, contratto di distretto e rigenerazione paesaggio agricolo

Olio Officina

“Le recenti riflessioni di Coldiretti sull’urgenza di rigenerazione del paesaggio agricolo salentino e sul Contratto di distretto come una delle risposte possibili alla crisi della nostra olivicoltura determinata dal diffondersi della xylella rappresentano un elemento di riflessione importante ed indicano un eventuale ottimo strumento operativo”. È quanto ha affermato l’On. Salvatore Capone dopo il recente via libera da parte della Commissione Ue ad alcune azioni prioritarie di contrasto all’emergenza xylella – dal reimpianto nella zona considerata infetta alla salvaguardia degli ulivi secolari alla commercializzazione di alcune varietà di vite -, e circa l’urgenza di una strategia complessiva di sostegno alle imprese, all’olivicoltura, alla salvaguardia e rigenerazione del paesaggio.

“Non a caso”, prosegue l’On. Capone, “proprio il Ministro Martina, subito dopo il via libera al reimpianto, ha invitato a guardare al futuro della olivicoltura e del paesaggio salentini ed è evidente che questo potrà accadere solo a patto di vedere coesa – senza ritardi di sorta – l’intera filiera istituzionale: dal governo nazionale a quello regionale, dalle istituzionali territoriali alle associazioni di rappresentanza, alle imprese, al mondo scientifico e della ricerca. Da parte nostra abbiamo già avviato, come nelle scorse settimane ha sottolineato la VM Teresa Bellanova, un confronto con il Ministro Martina e il Ministero delle Politiche agricole su alcuni punti considerati rilevanti dalle stesse associazioni di categoria. I prossimi giorni saranno importanti, e d’intesa con il Ministro valuteremo le iniziative da intraprendere anche ai fini di eventuali misure da proporre nella Legge di bilancio. Obiettivo: fronteggiare quello che il diffondersi indiscriminato del batterio e l’emergenza hanno determinato e, al contempo, sostenere i punti rilevanti di una azione strategica tesa a rilanciare l’olivicoltura e le imprese olivicole del territorio anche in una logica di ripristino e salvaguardia del paesaggio agricolo e rurale. Non esclusa una verifica su quanto già previsto nel Piano Olivicolo Nazionale. In questa strategia l’ipotesi di un Accordo di Programma quadro così come altri temi qualificanti devono costituire altrettanti punti di discussione e confronto operativi. Ed è precisamente quello che intendiamo fare”.

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