Terra Nuda

Il futuro è superintensivo: nel 2030 oltre il 20 per cento degli oliveti del mondo lo sarà

A sostenerlo Juan Vilar, l'esperto economico internazionale, docente all'Università di Jaén

Olio Officina

Il futuro è superintensivo: nel 2030 oltre il 20 per cento degli oliveti del mondo lo sarà

Può piacere o meno, ma questa è una delle conclusioni espresse da Juan Vilar nella seconda Conferenza sulla olivicoltura biologica ad Almendral (Badajoz).

Durante il vasto programma della seconda Conferenza di Almendral gli uliveti in coltivazione biologica e l’olio da olive bio sono stati analizzati da diversi punti di particolare interesse. Secondo Vilar oggi nel mondo vi sono 11,6 milioni di ettari di oliveti, in 57 paesi, nei 5 continenti, con la maggior parte delle colture con il sistema tradizionale.

Se l’attuale tendenza di crescita delle coltivazioni prosegue, tutto cambierà. Nel 2030 gli oliveti ammonteranno a 13,3 milioni di ettari, secondo la seguente composizione: oliveto tradizionale 55%; oliveto intensivo 22%; e oliveto super intensivo 23%. Si realizzerebbe pertanto una significativa caduta dei redditi per chi segue il sistema tradizionale, anche perché inevitabilmente l’intensificazione della coltura genera un aumento del livello di concorrenza, che porta con sé un calo dei margini.

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