Terra Nuda
Ottima chiusura del 2019 per gli oli di semi con prezzi in rialzo
Dati ottimi per i prezzi: a dicembre un +5,5% rispetto a novembre e complessivamente un +14% di crescita rispetto al 2018. Le tensioni del mercato internazionali hanno portato forte rincari per l’olio di palma che dietro di loro poi ha portato rialzo per olio di soia e girasole. Preoccupazione per l’olio di oliva che ha registrato un -6,4% a dicembre e complessivamente prezzi in ritardo del 30% rispetto all'anno precedente
Olio Officina

Il balzo delle quotazioni mondiali degli oli vegetali osservato negli ultimi mesi del 2019 ha mostrato in chiusura d’anno i primi evidenti riflessi anche nel mercato italiano, con un consistente rincaro a dicembre dei prezzi all’ingrosso degli oli di semi. In particolare, l’indice Unioncamere-Bmti ha registrato un +5,5% rispetto a novembre. I prezzi hanno così archiviato il 2019 con un +14% di crescita rispetto al 2018. A generare le tensioni sul mercato internazionale sono stati ancora i forti rincari delle quotazioni dell’olio di palma, che hanno trascinato verso l’alto anche l’olio di soia e di girasole.
Lo scenario rimane invece diametralmente opposto nel mercato dell’olio di oliva, dove non si fermano i ribassi dei prezzi. A dicembre si è registrato il decimo calo mensile consecutivo (-6,4%), con i prezzi attuali ormai in ritardo del 30% rispetto all’anno precedente. Tra le materie grasse, restano in forte calo su base annua anche i prezzi all’ingrosso del burro (-28,6%).
Nel mercato delle carni la chiusura d’anno è stata negativa anche per la carne di pollo. A dicembre - per il terzo mese consecutivo - i prezzi hanno accusato un pesante ribasso mensile (-12,5%). Complessivamente, tra ottobre e dicembre i prezzi hanno subito una flessione del 26,7%. Lieve calo a fine anno anche per i prezzi della carne di tacchino (-1,6% rispetto a novembre) e di coniglio (-2%). Al contrario della carne di pollo, i listini attuali restano però più alti rispetto a dodici mesi prima (+9,6% per il tacchino, +6,7% per il coniglio). Tra le altre carni, rimangono sostenuti i prezzi all’ingrosso della carne di agnello, che chiudono l’anno in crescita di quasi il +30% rispetto all’anno precedente.
Nonostante una vendemmia in netto calo rispetto al 2018, i listini all’ingrosso dei vini restano invece frenati dalle ampie disponibilità presenti nelle cantine. Poche le variazioni a dicembre sia per i vini a denominazione che per i vini generici. I prezzi all’ingrosso attuali sono di fatto in linea rispetto allo scorso anno (-0,7% rispetto a dicembre 2018), tranne poche eccezioni, tra cui il rialzo del +5,7% spuntato per i vini bianchi di fascia premium.
Nel mercato lattiero-caseario dicembre ha messo in evidenza un nuovo segno “meno” per i prezzi all’ingrosso dei formaggi a lunga stagionatura (-4,3%), guidati dagli ulteriori ribassi rilevati per il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano. I prezzi tornano così più bassi rispetto a dodici mesi fa, passando dal +4,4% di novembre al -1,8% di dicembre.
Si ringrazia per la notizia Unioncamere
La foto di apertura è di Olio Officina