Una iniziativa di Olio Officina e Oleificio Ranieri in Umbria: la ricchezza intangibile dell’olivo
Contro gli egoismi, un patto di civiltà, l’albero della pace: l’olivo. A Città di Castello, il 17 luglio 2015, alla presenza di Riccardo e Raoul Ranieri, di Maria Latella, Brunello Cucinelli, Luigi Caricato, Giorgio Boatti, Alfonso Pascale e dei più rappresentativi interpreti del mondo oleario
Il comparto olivicolo e oleario italiano non vive una situazione idilliaca. C’è una drammatica crisi che investe dal profondo i vari protagonisti delle filiere agricole, commerciali e industriali. Purtroppo non esiste, nemmeno lontanamente, un sentimento di reciprocità e condivisione tra le parti, e se un tempo si invocava, quale formula propiziatoria, il proposito di “fare sistema”, oggi nemmeno l’intenzione di ricercare una sinergia che metta insieme tutte le componenti del comparto sembra essere una strada praticabile.
Rinunciare ai buoni propositi non è tuttavia una scelta di buon senso, e anche se di fatto può sembrare l’ennesimo e sterile tentativo di riconciliare le parti, tentare una opera di mediazione è un dovere morale al quale non si può in alcun modo rinunciare. Da qui l’impegno a stringere un “patto di civiltà” attraverso il segno, altamente simbolico, dell’olivo della pace.
Mai rinunciare alla storia, anche quando i propositi appaiono impossibili. Così, seppure tale tentativo di conciliazione non giungerà ai risultati attesi e sperati, sarà comunque un segnale importante, prezioso e utile, in quanto costituirà una testimonianza viva per le generazioni che verranno.
L’iniziativa L’olivo della pace. La ricchezza intangibile dell’olivo, di Olio Officina e Oleificio Ranieri, ospitata a Città di Castello, terra vocata all’olivo, apre alla speranza e rappresenta un grido che richiama e chiede attenzione, gesto nobile che va sostenuto e fatto proprio.
Sono satti invitati a partecipare alla giornata di confronto, in vista dell’adesione al patto di civiltà denominato “La ricchezza intangibile dell’olivo”, tutti coloro che vivono quotidianamente, in maniera diretta o indiretta, l’esperienza olivicola e olearia. Per un nuovo futuro, anche perché non vi è altra strada se non quella della conciliazione tra aziende olivicole, frantoiane, confezionatrici e commerciali, senza escludere i rappresentanti di distribuzione e ristorazione, le istituzioni e gli stessi consumatori.
Contro gli egoismi, un patto di civiltà, l’albero della pace: l’olivo.
L’incontro, fortemente voluto dalla storica famiglia di oleari Ranieri, dell’oleificio omonimo, si è svolto venerdì 17 luglio 2015 a Città di Castello, in provincia di Perugia.
Erano presenti Maria Latella, Brunello Cucinelli, Luigi Caricato, Giorgio Boatti, Alfonso Pascale e, oltre a Riccardo e Raoul Ranieri, vi saranno le figure più rappresentative della filiera, tra cui realtà come Assitol, con Giovanni Zucchi, Federolio, con Masturzo, Forcella e Marini; il Cno, con Sicolo, l’Unasco, con Canino e Cappio; nonché Dipierdomenico per Aipo; e Silvestri per Assofrantoi.
L’iniziativa è organizzata in collaborazione con Olio Officina e con il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Città di Castello, oltre che con la collaborazione di Confindustria Umbria e di Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello.
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