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L’etica dell’agricoltore: innovarsi e rinnovarsi, la vera sfida

Olio Officina

A Olio Officina Food Festival, nella sezione “L’economia è social”, sarà presente il professor Piero Nasuelli, direttore dell’azienda agraria dell’Università di Bologna – Alma Mater Studiorum. “L’etica – sostiene – appartiene all’uomo, non a un sistema”

Piero Nasuelli, L’etica dell’agricoltore: innovarsi e rinnovarsi, la vera sfida

Una parte del mondo agricolo ha spesso lo sguardo rivolto al passato e alle tradizioni. E’ sufficiente prendere in considerazione la grande enfasi e importanza che si assegna alle produzioni Dop – quelle, per intenderci, a denominazione di origine protetta. Così, giusto per farsi un’idea. Si parla, non a caso, di nicchie di produzione. Gli agricoltori vengono considerati veri detentori dei modi “naturali” del produrre, e assumerebbero, di conseguenza, comportamenti inevitabilmente “etici”, in quanto l’atto stesso del produrre avviene in un contesto di rispetto della “natura”, in un’ottica di società solidale. Il motto tanto usato – o forse abusato – è quello della “sostenibilità”. Agli agricoltori si contrapporrebbero altre figure che potremmo definire “finanziarie”, ovvero profittatori, sfruttatori delle risorse naturali e quindi responsabili dei tanti, troppi disastri. Ma, ha senso insistere su tale dicotomia? Una simile contrapposizione non porterebbe ad alcun risultato. Il professor Piero Nasuelli, direttore dell’azienda agraria dell’Università di Bologna – Alma Mater Studiorum, con il suo intervento affronta l’impegnativo tema di un’etica dell’agricoltore, e non tanto quello di una “agricoltura etica”. L’etica – sostiene – appartiene all’uomo, non a un sistema.

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