Festival

L’olio come un libro, come una poesia, come una narrazione

Olio Officina

A Olio Officina Food Festival anche quest’anno ci sarà un grande spazio riservato al “salotto culturale”. Per rendere testimonianza viva di come l’olio da olive sia oltre che alimento anche un prodotto culturale

In attesa del programma 2013 di Olio Officina Food Festival, vi proponiamo dal blog di Luigi Caricato, che porta lo stesso nome del festival, Olio Officina, uno stralcio da un’intervista che Caricato aveva fatto nel 2000 allo scrittore Carlo Castellaneta per il periodico “Uliveto Italia”.

In questi giorni si stanno delineando gli ospiti tra i relatori del festival, e così, per far sentire l’atmosfera culturale, ecco cosa uno scrittore pensavo dell’olio esattamente dodici anni fa, quasi tredici.

Secondo Carlo Castellaneta “l’olio di oliva è come la poesia capace di conservare per sua natura una propria integrità e trasparenza. (…) nei mie acqusiti – aggiunge – mi oriento sicuramente verso ciò che rimanda più direttamente alla terra…”. E ancora: “La mia scelta in qualità di consumatore non è legata al marchio, perché io le aziende non le conosco, mi affido solo al territorio. Se mi da’ fiducia il territorio… allora mi sento più soddisfatto”.

Il prezzo? “Il prezzo che ritengo giusto per un buon olio oscilla secondo me tra le 10 e le 15 mila lire a bottiglia. Penso che sia il prezzo giusto. Io poi non voglio l’eccellenza nel consumo quotidiano, mi è sufficiente un prodotto giusto, mediamente corretto. Quanto agli italiani, questi hanno poca conoscenza di ciò che mangiano. Mangiano e basta”.

Il futuro della letteratura? “(…) sono un po’ preoccupato per il futuro della lingua”, aveva risposto lo scrittore a Caricato. “La poesia, invece, come l’olio conserva una certa integrità e nobiltà. Al contrario della narrativa contemporanea, che si è snaturata e riprende più il cinema che non i movimenti classici della letteratura. La poesia, proprio per sua natura, deve essere selettiva al massimo. Come l’olio ha questa trasperenza e levità”.

Già, è così. L’olio è come la poesia. “L’olio da olive – sostiene molto oportunamente il direttore di Olio Officina Food Festival, Luigi Caricato – è come un libro, come una poesia, come una narrazione. Per questo il festival è nato con lo spirito di ridare valore a un prodotto altamente simbolico che non è solo cibo che nutre il corpo, ma sanche cibo che nutre e arricchisce l’anima”



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