Festival

L’Olivastra Seggianese piace ai gourmet oliocentrici

Olio Officina

Assaggi in presa diretta a Milano nei giorni dell’happening ideato e diretto da Luigi Caricato. A Olio Officina Food Festival il Consorzio Dop Seggiano ha presentato gli oli, unici e rari, ottenuti da una cultivar di olive che si produce solo nell’area dell’Amiata

La Maremma è approdata a Milano, nella capitale della moda e degli affari, con il suo olio di punta, quello a marchio Dop Seggiano, fresco di riconoscimento da parte dell’Unione europea.

Quando si dice Maremma subito si pensa a un paesaggio meraviglioso dove la natura è ancora regina, con un’agricoltura a misura d’uomo che ha saputo fare di una terra aspra e difficile, un luogo di produzione di oli e vini d’eccellenza, e di tante altre materie prime alimentari dai tratti peculiari e unici.

Ecco allora la presenza a Olio Officina Food Festival, per presentare i gioielli dell’olivagione 2011, dove si è scoperto che effettivamente gli oli dell’Amiata, ottenuti dalla cultivar Olivastra Seggianese, sono stati molto apprezzati dal pubblico festivaliero. Il consumatore – ha dichiarato Oriano Savelli, presidente del Consorzio di tutela – li ha apprezzati non solo perché prodotti da olivicoltori e frantoiani mmolto bravi e preparati professionalmente, ma anche perché sono extra vergini delicati ma con carattere, fini ed eleganti ma ugualmente sapidi, con personalità.

Il Consorzio della Dop “Seggiano” ha aderito, insieme con la Provincia di Grosseto e la Strada del vino e dei sapori Monteregio di Massa Marittima, con grande spirito comunicativo, perché trovare luoghi in cui si incontrano gli appasionati gourmet che giustamente il direttore del festival ha definito “oliocentrici”, non è una occasione che si può perdere.

L’evento, alla sua prima edizione, ha già meritato ampia visibilità sui media, a dimostrazione di come il consumatore contemporaneo si accosti all’olio di qualità con maggiore disnvoltura e interesse. In particolare molti tra il pubblico hanno apprezzato il volume Olivo e olio in Maremma, attraverso il quale, con immagini spettacolari, è stato per molti possibile prendere in qualche modo visione del territorio e delle sue bellezze. Il paesaggio olivetato piace, ha dichiarato il presidente del Consorzio dell’olio Dop Seggiano Oriano Savelli. Quelli dell’Amiata sono olivi che testimoniano una storica vocazione del territorio, sin dai mitici alberi secolari ormai entrati nel mito, come l’olivo della Strega e l’olivo di Semproniano, che portano con sé secoli e secoli di storia.

Anche le giovani piante qui trovano l’ambiente ideale per produrre olive che sanno fare la differenza una volta che giungono in frantoio per essere molite e ricavarci l’olio. La cultivar di riferimento – come già evidenziato – è la Olivastra Seggianese, la più importante tra tutte le altre varietà coltivate in zona perché capace di affrontare al meglio le insidie del freddo e di trasferire all’olio che si estrae una serie di componenti pregiate, sia sul piano salutistico, sia sul piano più strettamente sensoriale. Non è un caso che vi siano produttori che hanno conseguito importanti riconoscimenti a livello internazionale. Sono extra vergini dal fruttato erbaceo, con richiami al carciofo e alla mandorla, dalla buona fluidità e finezza al palato, dal gusto vegetale ed equilibrato, con una sensazione iniziale dolce e con note amare e piccanti armoniche e ben dosate. Sono oli da tutto pasto, quelli a marchio Dop “Seggiano”, da valorizzare in cucina come a tavola, adatti a moltpelici impieghi, proprio perché particolarmente versatili.

La zona di produzione degli extra vergini Dop Seggiano, come opportunamente recita l’articolo 3 del Disciplinare di produzione, le olive destinate all’ottenimento dell’olio extra vergine di oliva Dop Seggiano si estende nei seguenti comuni della provincia di Grosseto: Arcidosso, Castel del Piano, Cinigiano, Roccalbegna, Santa Fiora, Seggiano, Semproniano e parte del Comune di Castell’Azzara.



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