Musica da cucire. Fra arte del ricamo e Singer
Anticipazioni Olio Officina Festival 2024. Quanti collegamenti che ignoravamo. Per esempio: la designer tessile con un programma software audio su misura che traduce la musica in modelli visivi, utilizzando pixel per la tessitura. Oppure: la trasformazione dei macchinari tessili in strumenti musicali. E ancora: un arazzo che raffigura un violino fratturato dalle vibrazioni mentre produce una sonata. E altro, molto altro ancora. Con tante sorprendenti intuizioni, come i duetti musicali fra macchina da cucire e violino
Nell’ambito dello Spazio letterario della tredicesima edizione di Olio Officina Festival, venerdì 1 marzo 2024 vi è l’incontro con l’esperta e perita d’arte Silvia Tomasi, che ringraziamo. Da non perdere la sua relazione sul tema “Musica da cucire. Fra arte del ricamo e Singer”. In anteprima per i lettori di Olio Officina, proponiamo una utile e curiosa traccia del suo intervento. Il tutto si svolgerà a Milano presso la Fabbrica del Vapore, nello spazio Ex Cisterne.
Il buddismo considera viventi in spirito tutte le cose i cui corpi sono stati sacrificati in servizio. Così un monaco legge una sutra per calmare gli spiriti degli aghi rotti di una Singer.
Nadia-Anne Ricketts
Il Concerto per pianoforte n. 2 di Sergei Rachmaninoff è stato intrecciato nei tessuti. Nell’ambito del festival annuale della London Philharmonic Orchestra, Rachmaninoff: Inside Out, al Southbank Centre del 2014, Nadia-Anne Ricketts è stata incaricata di creare un pezzo tessile per la Royal Festival Hall. Non solo un’opera d’arte qualsiasi, ma un’interpretazione del Concerto per pianoforte n. 2.
Nel suo studio BeatWoven, la designer tessile ha un programma software audio su misura che traduce la musica riprodotta in modelli visivi, utilizzando pixel appositamente per la tessitura. “Simile a quello di un’onda sonora molto granulata e scomposta, ispeziona e scopre gli schemi che si verificano all’interno dell’onda sonora”.
Italian Textile Sonata 2013. Pastis (Marco e Saverio Lanza)
Presso il Museo del Tessuto di Prato, Italian Textile Sonata ha trasformato i macchinari tessili presenti in strumenti musicali, suonati insieme a quelli tradizionali, per eseguire una partitura inedita contemporanea. Una maniera per raccontare, attraverso la sperimentazione creativa, il senso di una relazione virtuosa fra saperi antichi e tecnologie d’avanguardia: strategia identitaria che connota la migliore tradizione industriale italiana – quella del tessuto, della moda e del design in cima
L’installazione di Pastis, animata da incursioni sonore eterogenee, ha dato vita ad un’orchestrazione assolutamente atipica, in cui la sapienza del liutaio e la perizia dell’ingegnere meccanico, la gestualità dell’operaio e il rito appassionato del musicista, si sono fusi in un gioco di sovrapposizioni, confondendo funzionalità e diletto, codici armonici e liturgie artigianali, luoghi dell’operosità e luoghi della bellezza.
Su youtube c’è un assaggio della performance, in questo breve video che ne documenta alcuni passaggi, col commento di Francesco Giomi, compositore e direttore del Festival Tempo Reale.
Sonia Delaunay-Terk
Jazz (Vestito o Arredamento), 1977 (progettato 1920)
Un arazzo che raffigura un violino fratturato dalle vibrazioni mentre produce una sonata, un tessuto stampato che illustra le brillanti sperimentazioni del jazz, un panno da regalo che ritrae ballerini aggraziati ed elegantemente vestiti che si muovono in processione. Ciascuna di queste opere offre una piccola finestra sui vari modi in cui gli artisti visivi interagiscono, interpretano ed esprimono ritmi. Inteso qui come un modello ripetuto di suono o movimento o una sequenza armoniosa, il ritmo invita iniziative artistiche interdisciplinare, e Musica e Movimento: Rhythm in Textile Design esplora come i tessuti possono suggerire un’estetica multisensoriale.
Il telaio soffitto di Maria Lai a Ulassai
L’opera di Maria Lai, del 1987, è collocata nel soffitto della parte interna dell’edificio, è costituita da diverse corde che si intrecciano e si legano su dei tubi in ferro a formare un enorme telaio tradizionale, tra una corda e un’altra si intravedono le pareti del soffitto colorate di neri, grigi, rossi a dare ritmo e profondità all’intero impianto compositivo, inaspettati appaiono nella parte laterale anche dei tronchi d’albero legati l’un l’altro e incassati nel muro.
Sotto il telaio il gocciolio della fontana sonora di Gaetano Nivola dà il rumore del passaggio della spola e dei colpi sul telaio.
Elena Barriolo
Elena Berriolo, artista newyorkese di origine italiana, è nota per la sua performance con una macchina da cucire fatta su un autobus pieno di estranei tra San Diego e Tijuana, a dicembre, dopo le cosiddette elezioni (era, in effetti, un colpo di Stato) del 2015. ll progetto We Mend For Peace prende avvio dopo l’inizio della guerra Russia Ucraina. Ogni fine settimana l’artista si ferma sotto la bandiera del consolato russo a New York con un telo di stoffa alto circa cinque piedi e lo strappa a metà per il lungo, poi si siede alla macchina da cucire e lo ricuce: “il mio impegno è di continuare questo progetto fino alla fine della guerra”. Si intitola: “We mend for Peace”.
Berriolo ha anche creato duetti musicali fra macchina da cucire e violino. Questa serie è nata nel 2012 con Edith Hirshtal, una pianista classica. Edith è stata la prima musicista a collaborare con me e a accettare di presentare concerti con macchina da cucire. Durante ogni concerto si crea un libro unico di sedici pagine, altri musicisti che hanno collaborato con me sono la violinista Rosi Heartlein con violino, il pianista jazz Art Hirahara, e recentemente la cantante jazz Jane Irving.
Excerpts from Sewing Music into Visual Art: The sound of Silence. Elena Berriolo
Una serie di utili riferimenti
Machine Orchestra– An installation by the artist Martin Messier
Su Youtube sono presenti una serie di installazioni fra Singer e musica.
Vertigo Artography by Mohanad Shuraideh
Eurídice Gusmão che sognava la rivoluzione
Martha Batalha – 2016 – Fiction
Taglio e cucito ché non ne posso più di questa solfa.
… si diresse in centro ad acquistare la sua macchina da cucire Singer.
… e si abbandonava allo zig-zag della macchina da cucire, che per lei era come una musica.
Battiato, L’ombrello e la macchina da cucire: Ero solo come un ombrello su una macchina da cucire.
In apertura, immagine di un concerto per macchine Singer di Martin Messier
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