Giulio Cesare Vanini, un filosofo dal Salento al mondo
Arso vivo per “ateismo, bestemmia, empietà e altri eccessi”, scrisse alcuni testi di filosofia naturalistica. Il boia gli strappò persino la lingua. Ora Mario Carparelli, vicepresidente del Centro Internazionale di Studi Vaniniani, gli rende giustizia pubblicando una piccola summa a difesa. Così, se la sua figura e il suo sacrificio hanno “contribuito alla nascita dell'Europa laica e moderna”, il suo pensiero può essere utile contro i rigurgiti di barbarie spacciati per ritorno alla tradizione