Olio Officina Festival

Le mostre d’arte a Olio Officina Festival 2024. Da non perdere

Non l'arte per l'arte, ma l'arte per la vita. Alla tredicesima edizione del grande happening dedicato ai "condimenti per il palato & la mente", non poteva certo mancare il prezioso apporto, determinante e nel medesimo tempo  illuminante, del movimento culturale Arte da mangiare mangiare Arte, a testimonianza di un sodalizio ormai storicizzato. Tante le mostre da seguire nei tre giorni dell'evento a Milano

Olio Officina

Le mostre d’arte a Olio Officina Festival 2024. Da non perdere

Coltura e cultura, un binomio imprescindibile di Olio Officina Festival. Partner storici della manifestazione, gli artisti di Arte da mangiare mangiare Arte espongono “Contenitori d’olio musicale”: non si tratta di recipienti qualsiasi, ma di vere e proprie opere d’arte realizzate sull’ispirazione delle tracce sonore emesse dagli alberi d’ulivo a partire dal progetto di Alberto Fachechi. Nel corso della mostra si terrà inoltre la performance “Portatrici e portatori d’olio” rielaborazione della performance in cammino “Portatrici d’acqua”, con la direzione artistica dell’architetto Maddalena Ferraresi.

La musica, in questo caso la lirica, protagonista anche della mostra “La(T)Lirica”, ovvero, la lirica raccontata dalle lattine storiche d’olio d’oliva della Collezione Guatelli e le lattine “liriche” raccontate da altre forme artistiche. Spesso i personaggi dell’opera italiana venivano rappresentati ed evocati sulle lattine d’olio. Attraverso le emozioni suscitate da musica e palato, gli italiani d’oltreoceano potevano così rievocare sapori e melodie della lontana terra madre.

Infine, ci sono pure i muretti a secco, rappresentati nelle tele di Enzo Morelli: le pietre, infatti, parlano con il loro silenzio e raccontano storie che risalgono alla notte dei tempi. E poi, le invenzioni stilistiche di Davide Montagna, con una installazione gardening & landscaping collocata nello spazio attiguo denominato “Oliveto”, sempre nell’area “Ex Cisterne”, ma con un ingresso laterale. Al centro della scena gli olivi dei vivai Buccelletti. Qui si respira ovunque l’aria della campagna, con la speciale installazione sensoriale-visivo-tattile-olfattiva denominata “Gli olivi dell’Eden”, a cura di Silvio Pella di Visioni olfattive e di Olio Officina: molteplici essenze si diffondono in tutta la loro immediatezza olfattiva appena entrati nella sala “Oliveto” dove, anche in questo caso, la musica costituisce la colonna sonora che accompagna, attraverso il suono degli olivi, la tredicesima edizione di Olio Officina Festival.

 In apertura, dalla mostra di Arte da mangiare mangiare Arte, “Contenitori d’olio musicale”, a cura di Monica Scardecchia, con la direzione artistica di Ornella Piluso, un’opera di Annalisa Mitrano

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