Saperi

L’oliveto, il frantoio, l’accoglienza. Storia della famiglia Gabrielloni

Lettura oliocentrica. Il volume, di cui è autore il fotografo Corrado Sciarretta, Gabrielloni, una storia di famiglia e di olivi, è ricco di immagini suggestive e di informazioni preziose per comprendere come questa realtà marchigiana sia riuscita a imporsi sui mercati internazionali. Il lettore potrà conoscere meglio i tre pilastri dell’azienda, condotta interamente al femminile, Elisabetta, Gabriella e Sonia, e avvicinarsi al luogo in cui tutto questo è stato possibile, Recanati, partendo dagli ulivi autoctoni e dall’olio ricavato

Francesco Caricato

L’oliveto, il frantoio, l’accoglienza. Storia della famiglia Gabrielloni

È una pubblicazione fuori commercio, non tutti pertanto potranno beneficiare della lettura.

Noi segnaliamo volentieri la realizzazione del volume perché oggettivamente merita ogni attenzione.

I fortunati che riusciranno a reperire il libro, così ricco di belle immagini e così suggestivo, da un lato acquisiranno informazioni preziose: comprenderanno, leggendolo, come, a partire da un impegno costante, tenace e determinato, la famiglia Gabrielloni, oggi condotta esclusivamente al femminile, sia stata in grado di imporsi e farsi largo con successo sui mercati internazionali.

La materia prima è quella interna: si parte dalla produzione personale, da ciò che Elisabetta, Gabriella e Sonia ricavano dai propri olivi e dal frantoio aziendale.

Tutto è espressione del territorio.

I fortunati lettori che avranno la possibilità di disporre del libro si renderanno anche conto di come Recanati, un comune marchigiano noto all’universo mondo per aver dato i natali al celebre poeta e filosofo Giacomo Leopardi, abbia tutte le caratteristiche per rendere uniche e peculiari le produzioni olivicole.

Perché quando si parla di genius loci si intende proprio questo: ritrovare nell’olio ciò che il territorio offre di specifico, a partire da cultivar autoctoni di olivo. L’autore del volume è Corrado Sciarretta, fotografo che oltre a redarre i testi ha saputo imprimere la bellezza del paesaggio, come pure dell’area periurbana e urbana.

All’inizio quindi la storia anche di una amicizia tra l’autore e le Gabrielloni, quindi il focus sul territorio di Recanati, i campi olivetati, il frantoio e le sue donne, la raccolta delle olive e la frangitura, il casolare in cui la casa di campagna diventa teatro dell’ospitalità e del buon mangiare: maestra di cucina è Cesarina, custode della tradizione gastronomica locale, e in cucina Elisabetta e Sonia.

Quindi gli oli, dal Solivo al Laudato, dalla collezione dei monovarietali Virgoro (Ascolana dura, Coroncina, Piantone di Mogliano, Mignola) e infine i condimenti della linea Sapor.

A chiudere il racconto per immagini e testi del volume le teste di serie, ricercatissime ma proprio per questo a tiratura limitata, Emilio, l’olio dedicato al padre, che a Recanati si dice babbo; e i super esclusivi Aurum, nelle due versioni: con anello di foglie d’olivo che abbraccia il collo della bottiglia (forgiato a mano in argento 925 e bagnato in oro) e con fogliolina di olivo (vera, della varietà Mignola) che abbraccia il collo della bottiglia (la foglia viene disidratata e bagnata in oro per elettrodeposizione, e nel margine uno Swarovski).

Non finisce qui, è evidente. Perché la storia (come tutte le belle storie) ovviamente continua.

Corrado Sciarretta, Gabrielloni, una storia di famiglia e di olivi, edizione privata, pp. 84, s.i.p

Questa recensione è possibile leggerla anche sul numero 30 del mensile Oliocentrico, rivista edita da Olio Officina

In apertura, foto di Olio Officina©

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