Saperi

Vi raccontiamo l’ultimo numero di OOF International Magazine, con protagonisti i bambini

Sono tante le cose che si dicono in questo ricco volume, il quindicesimo per essere precisi. Presentato lo scorso 2 marzo in occasione di Olio Officina Festival, è un viaggio accompagnato da voci provenienti da più ambiti disciplinari - docenti accademici, medici e imprenditori oleari – che spiegano come l’extra vergine sia ideale per l’alimentazione dei più piccoli ma non solo: vengono proposte anche attività di gioco e lettura per trasmettere e condividere la cultura olearia

Chiara Di Modugno

Vi raccontiamo l’ultimo numero di OOF International Magazine, con protagonisti i bambini

Ogni OOF International Magazine è un prezioso racconto a più voci dove ogni argomento ha un taglio descrittivo ben preciso. Perché è vero che l’olio è il protagonista indiscusso delle pubblicazioni di Olio Officina, ma la sua narrazione è strettamente legata agli autori che, di volta in volta, contribuiscono con il proprio sapere.

Il numero 15 è stato presentato in occasione del giorno di apertura della dodicesima edizione di Olio Officina Festival, lo scorso 2 marzo, e il pubblico ne è rimasto entusiasta. Per la cura e varietà dei contenuti, per la scelta delle illustrazioni, insomma per tutto il lavoro che vi è dietro e che riesce a essere trasmesso.

Questa ultima pubblicazione è interamente dedicata ai bambini. A loro direttamente, attraverso un linguaggio ben specifico, fatto perlopiù di immagini ma anche di testi, e ai genitori, magari ancora incerti su quali possano essere gli alimenti migliori per i propri figli.

Muoversi in un contesto sociale dove in molti si sentono liberi di dare la propria opinione, soprattutto quando non richiesta, circa l’educazione alimentare di un bambino, non è facile.

Così, tra i vari articoli che troverete in questo numero, vi è la testimonianza di Mario Portera, esperto di sanità pubblica e promozione della salute, e Maria Gabriella Dongarrà, dirigente medico pediatra, che rispondendo a una serie di domande fanno chiarezza sull’utilizzo dell’olio extra vergine di oliva nella alimentazione dei più piccoli.

Il lattante, inoltre, è «in grado di percepire tutti i sapori degli alimenti, e dell’olio Evo in particolare», precisa la dottoressa Dongarrà.

Quindi, perché privare i bambini non solo di un prodotto salutare, ma anche buono e capace di rendere il piatto più saporito e gustoso? Al termine dell’articolo troverete anche la ricetta della vellutata di carote.

Non mancano poi i racconti delle mamme. Quattro mamme olearie per la precisione, in quanto titolari di aziende o perché lavorano a stretto contatto con l’olio, provenienti da altrettanti areali di produzione – Liguria, Veneto, Puglia e Umbria – hanno raccontato in questo numero di OOF International Magazine la loro esperienza attraverso aneddoti e ricordi d’infanzia.

Cresciute in una realtà dove l’olio ha sempre scandito i ritmi della quotidianità e del passare delle stagioni, stanno trasmettendo la stessa cultura olearia ai propri bambini e bambine che avranno la loro stessa fortuna: quella di vivere a stretto contatto con l’olivo e con i suoi preziosi prodotti, diventando così il volto della nuova generazione di famiglie olearie storiche.

A firmare l’ultima pubblicazione del magazine sono stati anche gli studenti delle classi di quinta e quarta elementare degli istituti Antonio Stoppani di Milano e Marcelline di Lecce, e della scuola secondaria di primo grado dell’istituto Antonio Galateo, sempre di Lecce.

È stato chiesto loro di interpretare l’olio attraverso il proprio sguardo, e quello che si è ottenuto è una raccolta di disegni non solo belli perché realizzati da mani capaci, ma perché hanno saputo restituire alla perfezione il loro modo di percepire l’extra vergine.

Se voi che leggete, mamme, bimbi, papà, siete curiosi di sapere cosa racchiude questo OOF International Magazine, dovreste proprio correre ad acquista re il volume, non ve ne pentirete. Vi diciamo così perché c’è anche un’interessante sezione dal titolo Giocare imparando, dove vengono proposte delle attività per far avvicinare i più piccoli a questo prodotto così ancora tanto marginale nella mente dei consumatori.

Verrà insegnato – e questo è perfetto per tutti, senza limiti di età, come si assaggia l’olio, passo dopo passo. Troverete anche le regole per giocare a una versione oliocentrica del Gioco dell’oca: il Gioco dell’olio di Olio Officina, ideato da Giuditta Parisi di Archimedia in collaborazione con Luigi Caricato. I giocatori dovranno utilizzare i dadi per spostarsi e tutte le caselle, illustrate da Carlotta Parisi, riportano momenti, figure e luoghi che richiamano l’olio e la sua storia come marcatore culturale.

In questa breve anticipazione del magazine vi vogliamo anche rivelare che troverete al suo interno due consigli di lettura.

D’altronde, quando parliamo di crescita e di formazione, i libri sono indispensabili.

Da grande farò lo chef, di cui è autore Giuseppe Capano, è rivolto esclusivamente ai bambini e accompagna i piccoli lettori alla scoperta del mondo della cucina, mentre L’olio spiegato alle mie figlie di Lorenzo Cerretani alterna linguaggi semplici e un po’ più articolati, adatti ai genitori o a chiunque sia appassionato di extra vergine e voglia avvicinarsi a questo mondo.

Non possiamo raccontarvi altro.

Speriamo solo di avervi trasmesso quella giusta dose di curiosità perché decidiate di sfogliare questo ultimo numero ricco di cose belle e osservate sotto punti di vista non così scontati.

Noi ne saremmo solo che felici.

Questa recensione è possibile leggerla anche sul numero 32 del mensile Oliocentrico, rivista edita da Olio Officina

In apertura, foto di Olio Officina©

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