Visioni

Quale politica per l’interesse nazionale

Alfonso Pascale

Oggi le politiche che più contano sono quelle che hanno a che fare coi cambiamenti climatici, l’alimentazione, l’energia, il contrasto all’inflazione, le relazioni internazionali e la difesa, a partire dal sostegno al governo ucraino. Sono tutte politiche che il governo appena nato dovrà decidere insieme agli altri stati membri e alle istituzioni dell’Ue.

Le recenti decisioni del Consiglio europeo per contenere i costi dell’energia sono arrivate dopo otto mesi dalla richiesta dell’Italia insieme ad altri 14 paesi, ma soprattutto sono “temporanee”. Come sarà possibile affrontare una crisi energetica di queste proporzioni senza ricorrere a permanenti politiche europee, sostenute da risorse europee, gestite da istituzioni europee, come un SURE.2 (il programma contro la disoccupazione approvato durante la pandemia) e un rafforzato REPowerEU.2 (il programma appena approvato per renderci indipendenti dai combustibili fossili russi)?

Questa incertezza è dovuta al carattere confederale del Consiglio europeo, cui si ispira la premier del governo italiano. Fino a quando le decisioni verranno prese dal Consiglio europeo, allora esse, nelle condizioni delle crisi, saranno ostacolate dalle differenze di interessi tra i governi nazionali, differenze che si esprimono attraverso alleanze basate sulla convergenza di interessi materiali e visioni integrative.

Se la destra al governo vuole davvero promuovere il nostro interesse nazionale, come dichiara, deve necessariamente superare la propria visione sovranista (che può avere un senso quando si sta all’opposizione). Ci sono temi che si possono infatti affrontare solo in una dimensione sovranazionale. E se dunque la premier Meloni non vuole (più) dipendere da Parigi (oggi) o da Berlino (domani), e non potendo fare come Londra (visto cosa ha creato la Brexit), allora dovrà riconoscere che dotare Bruxelles di capacità e risorse autonome è la condizione per promuovere il nostro interesse nazionale.

Solo chi ha davvero a cuore il nostro interesse nazionale potrà impegnarsi strenuamente per costruire, intorno ad alcune e ben delimitate materie, la sovranità europea, con una modifica dei Trattati. Questa è la sfida che si apre tra la maggioranza al governo e le opposizioni. L’interdipendenza pretende che la sovranità nazionale potrà essere tutelata solo da una forte sovranità europea.

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