Economia

Lo stato del comparto oleario al 30 novembre 2023

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 22.546, dei quali restano in giacenza 178.960 tonnellate di olio da olive con aumento del 25,9% rispetto al 31 ottobre scorso (142.181 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-33,5%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Olio Officina

Lo stato del comparto oleario al 30 novembre 2023

Lo stock di Olio detenuto in Italia il 30 novembre 2023 ammonta a 178.960 tonnellate, di cui il 71,6% è rappresentato da Olio extra vergine di oliva (Evo). Nell’ambito dell’olio EVO, il 68,1% è di origine italiana (87.288 t), il prodotto di origine Eu rappresenta il 23,0%.

Solo l’1,4% delle giacenze è rappresentato dall’olio vergine di oliva.

Olio di oliva detenuto in Italia

Dove si trova fisicamente l’olio in Italia?

Il 51,9% della giacenza nazionale di olio di oliva è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (32,6% e 12,0%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 15,1% delle giacenze nella provincia di Bari e l’8,0% nella provincia di Barletta-Andria-Trani.

[1] L’allocazione delle Regioni nelle aree geografiche segue lo schema ISTAT: Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna; Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Isole: Sicilia, Sardegna

A livello regionale, le prime 4 Regioni (Puglia, Toscana, Calabria e Sicilia) hanno in giacenza il 71,7% dell’intera giacenza nazionale.

La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: nelle prime 10 province si concentrano oltre i due terzi dell’olio detenuto in Italia (63,2%).

Quali oli in Frantoio Italia?

Nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (50), su un totale di 17,8 milioni di litri di olio Ig in giacenza, in forte diminuzione rispetto al 30 novembre 2022 (22,9 milioni di litri), le Dop Terra di Bari e Val di Mazara e le Igp Sicilia e Toscano rappresentano il 71,1% e le prime 20 denominazioni il 96,0% del totale delle IG in giacenza.

Nel complesso, l’olio a Dop/Igp in giacenza è pari al 9,2% del totale presente in Italia e costituisce il 12,8% dell’olio Evo stoccato.

La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricoltura biologica risulta pari a 27.400 tonnellate (-25,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), di cui il 99,6% Evo, pari al 21,3% dell’Evo complessivamente detenuto in Italia. L’olio BIO è detenuto prevalentemente in Puglia, Sicilia, Calabria e Toscana.

Variazioni in giacenza rispetto al 30 novembre 2022

Le giacenze di olio al 30 novembre 2023 risultano del 33,5% inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ciò è dovuto alla riduzione delle giacenze di tutte le categorie di olio e, in modo particolare, di olio Evo (-38,2%) e olio di sansa di oliva (-35,6%).

Nell’ambito dell’Evo è da segnalare il dato della quantità di prodotto di origine italiana che con 87.288 t risulta inferiore del 34,7% rispetto al 30 novembre 2022.

Variazioni in giacenza rispetto al 31 ottobre 2023

Rispetto al 31 ottobre 2023, le giacenze di olio sono superiori del 25,9%. Tale dato è legato principalmente all’aumento degli oli Evo (+33,1%) e degli oli di sansa di oliva (+12,7%).

Il forte aumento delle giacenze di oli Evo è da attribuire all’olio di origine italiana (+42.257 t), solo parzialmente controbilanciato dalla riduzione di quello di origine Eu (-6.473 t).

In apertura, foto di Olio Officina©

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia