Economia

Lo stato del comparto oleario al 31 dicembre 2023

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 22.648, dei quali restano in giacenza 236.602 tonnellate di olio da olive con aumento del 32,2% rispetto al 30 novembre scorso (178.960 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-23,9%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Olio Officina

Lo stato del comparto oleario al 31 dicembre 2023

Lo stock di Olio detenuto in Italia il 31 dicembre 2023 ammonta a 236.602 tonnellate, di cui il 74,4% è rappresentato da olio extra vergine di oliva, Evo. Nell’ambito dell’olio Evo, il 75,7% è di origine italiana (133.229 t), il prodotto di origine Eu rappresenta il 17,9%.

Solo l’1,1% delle giacenze è rappresentato dall’olio vergine di oliva.

Olio di oliva detenuto in Italia

Dove si trova fisicamente l’olio in Italia?

Il 56,9% della giacenza nazionale di olio di oliva è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (40,6% e 10,3%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 20,3% delle giacenze nella provincia di Bari e il 10,4% nella provincia di Barletta-Andria-Trani.

[1] L’allocazione delle Regioni nelle aree geografiche segue lo schema ISTAT: Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna; Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Isole: Sicilia, Sardegna

A livello regionale, le prime 4 Regioni (Puglia, Toscana, Calabria e Umbria) hanno in giacenza il 75,0% dell’intera giacenza nazionale.

La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: nelle prime 10 province si concentrano oltre i due terzi dell’olio detenuto in Italia (68,8%).

Quali oli in Frantoio Italia?

Nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (50), su un totale di 24,3 milioni di litri di olio Ig in giacenza, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2022 (25,5 milioni di litri), le Dop Terra di Bari e Val di Mazara e le Igp Sicilia e Toscano rappresentano il 75,1% e le prime 20 denominazioni il 97,1% del totale delle Ig in giacenza.

Nel complesso, l’olio a Dop/Igp in giacenza è pari al 9,4% del totale presente in Italia e costituisce il 12,7% dell’olio Evo stoccato.

La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricoltura biologica risulta pari a 34.197 tonnellate (-17,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), di cui il 99,6% Evo, pari al 19,4% dell’Evo complessivamente detenuto in Italia. L’olio Bio è detenuto prevalentemente in Puglia, Sicilia, Calabria e Toscana.

Variazioni in giacenza rispetto al 31 dicembre 2022

Le giacenze di olio al 31 dicembre 2023 risultano del 23,9% inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ciò è dovuto alla riduzione delle giacenze di tutte le categorie di olio e, in modo particolare, di olio Evo (-25,0%) e olio di sansa di oliva (-36,7%).

Nell’ambito dell’Evo è da segnalare il dato della quantità di prodotto di origine italiana che con 133.229 t risulta inferiore del 8,9% rispetto al 31 dicembre 2022. Una forte riduzione si osserva per le giacenze degli oli Evo di origine Eu (-57,6%).

Variazioni in giacenza rispetto al 30 novembre 2023

Rispetto al 30 novembre 2023, le giacenze di olio sono superiori del 32,2%. Tale dato è legato principalmente all’aumento degli oli Evo (+37,4%), degli oli di sansa di oliva (+32,4%) e degli oli di oliva lampante (+22,4%).

Il forte aumento delle giacenze di oli Evo è da attribuire principalmente all’olio di origine italiana (+45.941 t).

In apertura, foto di Olio Officina©

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