Economia

Lo stato del comparto oleario al 31 marzo 2023

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 22.071, dei quali restano in giacenza 299.179 tonnellate di olio da olive, con riduzione del 4,5% rispetto al 28 febbraio scorso (313.263 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-11,7%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Olio Officina

Lo stato del comparto oleario al 31 marzo 2023

Lo stock di Olio detenuto in Italia il 31 marzo 2023 ammonta a 299.179 tonnellate, di cui il 73,6% è rappresentato da olio extra vergine di oliva, Evo. Nell’ambito dell’olio Evo, il 53,1% è di origine italiana (116.965 t), il prodotto di origine Eu rappresenta il 39,1%. Marginali sono gli stock di olio extra-Ue e di oli blend.

Olio di oliva detenuto in Italia

Dove si trova fisicamente l’olio in Italia?

Oltre la metà della giacenza nazionale di olio di oliva (50,2%) è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (33,5% e 8,5%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 19,0% delle giacenze nella provincia di Bari e il 9,7% nella provincia di Perugia.

[1] L’allocazione delle Regioni nelle aree geografiche segue lo schema Istat: Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna; Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Isole: Sicilia, Sardegna
Nord 12% Centro 31%

A livello regionale, le prime quattro Regioni (Puglia, Toscana, Umbria e Calabria) hanno in giacenza il 70,1% dell’intera giacenza nazionale.

La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: nelle prime dieci province si concentrano oltre i due terzi dell’olio detenuto in Italia (67,3%).

Quali oli in Frantoio Italia?

Nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (49), su un totale di 19,0 milioni di litri di olio Ig in giacenza, in diminuzione rispetto al 31 marzo 2022 (23,3 milioni di litri), la Dop Terra di Bari da sola rappresenta il 33,9% e le prime 20 denominazioni il 97,1% del totale delle Do in giacenza. Nel complesso, l’olio a Dop/Igp in giacenza è pari al 5,8% del totale presente in Italia e costituisce il 7,9% dell’olio Evo stoccato.

La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricoltura biologica risulta pari a 37.602 tonnellate (-18,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), di cui il 99,9% Evo, pari al 17,0% dell’Evo complessivamente detenuto in Italia. L’olio Bio è detenuto prevalentemente in Puglia, Toscana, Sicilia e Calabria.

Variazioni in giacenza rispetto al 31 marzo 2022

Le giacenze di olio al 31 marzo 2023 risultano del 11,7% inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ciò è dovuto prevalentemente alla riduzione delle giacenze di olio Evo (- 14,2%) e olio di sansa di oliva (-11,5%). In aumento risultano le giacenze di olio di oliva (+12,1%), olio lampante (+5,6%) e di olio vergine di oliva (+29,9%). Nell’ambito dell’Evo è da segnalare il dato della quantità di prodotto di origine italiana che con 116.965 t risulta inferiore del 26,0% rispetto al 31 marzo 2022.

Variazioni in giacenza rispetto al 28 febbraio 2023

Rispetto al 28 febbraio 2023, le giacenze di olio sono leggermente inferiori (-4,5%). A tale riduzione hanno contribuito tutte le categorie di olio e, in maniera più significativa, gli oli Evo (- 4,5%). La riduzione delle giacenze di oli Evo è da attribuire alla variazione dell’olio italiano (- 12.226 t), solo parzialmente compensate dall’aumento delle giacenze di oli di origine Eu ed Extra Eu.

In apertura, foto di Olio Officina©

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