Economia

Lo stato del comparto oleario al 31 ottobre 2023

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 22.410, dei quali restano in giacenza 142.181 tonnellate di olio da olive con riduzione del 7,7% rispetto al 30 settembre scorso (153.970 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-34,3%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Olio Officina

Lo stato del comparto oleario al 31 ottobre 2023

Lo stock di Olio detenuto in Italia il 31 ottobre 2023 ammonta a 142.181 tonnellate, di cui il 67,7% è rappresentato da olio extra vergine di oliva, Evo. Nell’ambito dell’olio Evo, il 46,8% è di origine italiana (45.030 t), il prodotto di origine Eu rappresenta il 37,3%.

Solo l’1,7% delle giacenze è rappresentato dall’olio vergine di oliva.

Olio di oliva detenuto in Italia

Dove si trova fisicamente l’olio in Italia?

Il 45,9% della giacenza nazionale di olio di oliva è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (22,7% e 12,6%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 12,3% delle giacenze nella provincia di Bari e il 9,4% nella provincia di Lucca.

[1] L’allocazione delle Regioni nelle aree geografiche segue lo schema ISTAT: Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna; Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Isole: Sicilia, Sardegna

A livello regionale, le prime quattro Regioni (Puglia, Toscana, Calabria e Umbria) hanno in giacenza il 65,8% dell’intera giacenza nazionale.

La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: nelle prime dieci province si concentrano oltre i due terzi dell’olio detenuto in Italia (61,3%).

Quali oli in Frantoio Italia?

Nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (50), su un totale di 8,7 milioni di litri di olio Ig in giacenza, in forte diminuzione rispetto al 31 ottobre 2022 (13,5 milioni di litri), le Igp Toscano e Sicilia e le Dop Val di Mazara e Terra di Bari rappresentano il 66,7% e le prime 20 denominazioni il 95,9% del totale delle Ig in giacenza.

Nel complesso, l’olio a Dop/Igp in giacenza è pari al 5,6% del totale presente in Italia e costituisce l’8,3% dell’olio Evo stoccato.

La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricoltura biologica risulta pari a 20.247 tonnellate (-38,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), di cui il 99,8% Evo, pari al 21,0% dell’Evo complessivamente detenuto in Italia. L’olio Bio è detenuto prevalentemente in Puglia, Sicilia, Toscana e Calabria.

Variazioni in giacenza rispetto al 31 ottobre 2022

Le giacenze di olio al 31 ottobre 2023 risultano del 34,3% inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ciò è dovuto prevalentemente alla riduzione delle giacenze di olio Evo (- 42,3%) e olio di sansa di oliva (-25,9%), parzialmente controbilanciata dall’aumento delle giacenze di olio di oliva lampante (+28,8%).

Nell’ambito dell’Evo è da segnalare il dato della quantità di prodotto di origine italiana che con 45.030 t risulta inferiore del 53,2% rispetto al 31 ottobre 2022.

Variazioni in giacenza rispetto al 30 settembre 2023

Rispetto al 30 settembre 2023, le giacenze di olio sono inferiori del 7,7%. A tale riduzione hanno contribuito tutte le categorie di olio e, in maniera più significativa, gli oli Evo (-8,6%) e gli oli di oliva e raffinati (-16,7%).

La forte riduzione delle giacenze di oli Evo è da attribuire alla forte riduzione dell’olio di origine Ue (-12.367 t), solo parzialmente compensato dall’aumento di quello italiano (+6.349 t).

In apertura, foto di Olio Officina©

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