Economia

Quali i progetti in sostegno del settore agricolo italiano

Ricambio generazionale, tutela della biodiversità e innovazioni del comparto sono alcuni degli interventi previsti nel Bilancio dello Stato. Verranno così messe a disposizione cifre importanti per rispondere a difficoltà di diversa natura, e sempre più frequenti, che gli operatori affrontano continuamente, come malattie fitosanitarie o gravi danni dovuti da lunghi periodi di siccità e alluvioni

Marcello Ortenzi

Quali i progetti in sostegno del settore agricolo italiano

Diversi gli interventi finanziari previsti nei settori di interesse agricolo nel Bilancio dello Stato. Il Fondo per la Sovranità Alimentare è stato istituito per rafforzare il sistema agricolo e agroalimentare nazionale anche con interventi per valorizzare il cibo italiano di qualità, ridurre i costi di produzione per le imprese agricole, sostenere le filiere e garantire la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari in caso di crisi di mercato.

Per queste finalità sono stati stanziati 100 milioni: 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025 e 2026. Un bilancio previsionale di 225 milioni è messo a disposizione per i progetti di innovazione, dalla robotica alle piattaforme e infrastrutture 4.0 per l’agricoltura.

In questo caso lo stanziamento è di 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.

Queste risorse potranno essere anche utilizzate da Ismea per favorire operazioni innovative mediante iniziative di venture capital. C’è anche il Fondo di 500 milioni, ma solo per il 2023, per sostenere gli acquisti di prodotti alimentari di prima necessità destinato ai soggetti con Isee non superiore a 15mila euro.

Il documento governativo ha poi previsto l’incremento di 9,5 milioni di euro, per il 2023, della dotazione finanziaria del “Fondo Mutualistico Nazionale per la Copertura dei Danni Catastrofali Meteoclimatici alle Produzioni Agricole Causati da Alluvione, Gelo o Brina e Siccità” istituito presso il Masaf.

Il credito d’imposta contro il caro energia

Contro il caro carburanti viene confermato per il primo trimestre 2023 il credito di imposta in favore delle imprese agricole e per i contoterzisti, pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante per la trazione dei mezzi utilizzati, credito di imposta riconosciuto anche per la spesa sostenuta per l’acquisto del gasolio e della benzina utilizzati per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi adibiti all’allevamento degli animali.

Per il 2023 viene prorogato il regime di esenzione dall’Irpef per i redditi dominicali (maturati dal mero proprietario terriero) e agrari (frutto del lavoro dell’imprenditore agricolo).

Gli incentivi per i giovani

Per aiutare i giovani e il ricambio generazionale in agricoltura, è stato previsto per il 2023 l’esonero contributivo, per un periodo massimo di ventiquattro mesi, in favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, con età inferiore a quarant’anni che si insediano per la prima volta in agricoltura tra il primo gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023.

Sempre in tema giovani, sono stati stanziati 20 milioni di euro sul 2023 per finanziare i mutui a tasso agevolato per i giovani imprenditori previsti dal Titolo I, capo III, del Decreto Legislativo n. 185 del 2000.

Per la tutela della Biodiversità agricola c’è l’istituzione di un Fondo con una dotazione di 500mila euro per l’anno 2023, al fine di realizzare interventi volti alla tutela della biodiversità di interesse agricolo e alimentare e al supporto dell’Osservatorio Nazionale sul Paesaggio Rurale.

Altri interventi riguardano Contoterzisti e imprenditori innovativi che ottengono una proroga al 30 settembre 2023 per documentare l’acquisizione dei beni d’investimento nuovi comprati in previsione dell’utilizzo del credito d’imposta garantito della nuova Legge Sabatini.

La proroga scatta per i beni ordinati nel 2022, e per i quali era stato pagato comunque un acconto.

Contro il mal secco degli agrumi sono pronti 9 milioni di euro. In particolare, è stato istituito, nello stato di previsione del Masaf, un Fondo a sostegno delle attività di ricerca finalizzate al contenimento della diffusione del cosiddetto mal secco degli agrumi, con una dotazione pari a 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.

Per gli allevatori bufalini 2 milioni di euro nell’anno 2023 ad integrazione dei ristori sugli abbattimenti dovuti a zoonosi. In particolare, la disposizione istituisce, nello stato di previsione del Masaf, il Fondo per il Ristoro delle Aziende Bufaline, danneggiate a seguito della diffusione della brucellosi e della tubercolosi sul territorio nazionale, e in particolare nella regione Campania, nonché per far fronte alla necessità di ripopolamento degli allevamenti con una dotazione di 2 milioni di euro per l’anno 2023.

In apertura, foto di Olio Officina©

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia