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Anche la Spagna in corsa per arginare le ripercussioni della guerra in Ucraina sull’agricoltura

Sono destinati al comparto 64,5 milioni di euro dei 500 milioni totali previsti dalla riserva di crisi. Le conseguenze dell’invasione russa sui prezzi delle materie prime si stanno rivelando insostenibili per molte realtà agroalimentari, così il Paese iberico stanzierà anche fondi nazionali per fronteggiare i costi di produzione e i relativi problemi economici che gli attori della filiera stanno affrontando

Olio Officina

Anche la Spagna in corsa per arginare le ripercussioni della guerra in Ucraina sull’agricoltura

Il ministro dell’agricoltura, Luis Planas, ha annunciato che il Paese riceverà 64,5 milioni di euro dei 500 milioni previsti dalla riserva di crisi della Commissione europea nel quadro dell’attivazione dell’articolo 219 dell’Organizzazione comune dei mercati agricoli.

L’obiettivo è quello di offrire un aiuto concreto agli agricoltori e agli allevatori per affrontare l’aumento dei prezzi delle materie prime e dei costi di produzione causato dall’invasione russa in Ucraina.

La Spagna è il secondo paese dell’Ue a ricevere una così ingente somma di aiuto monetario, al quale verranno integrati anche i fondi nazionali, come confermato dal ministro Planas.

Il governo lavorerà ora con le comunità autonome e con le organizzazioni agricole per definire quali settori sono stati più colpiti dalle perturbazioni del mercato, così da valutare la distribuzione degli aiuti.

L’attivazione di questo fondo di crisi, previsto dall’Organizzazione comune dei mercati agricoli, è stata una delle decisioni adottate a Bruxelles dal Consiglio dei ministri dell’agricoltura dell’Ue, alla luce delle conseguenze della crisi causata dalla guerra in Ucraina sul settore agroalimentare.

Il ministro Planas ha spiegato che la crisi colpisce i mercati mondiali in modo trasversale, poiché la Russia e l’Ucraina sono due dei principali produttori ed esportatori di cereali, e nel caso della Russia anche di gas e petrolio. Le principali conseguenze per il settore sono i costi di produzione più elevati a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia, dei fertilizzanti e delle materie prime.

Per quanto riguarda l’urgenza delle misure, è necessario conoscere le linee di sostegno della Commissione europea, che verranno completate con quelle decise dal Consiglio.

In un secondo momento, verranno messe a punto le misure complementari che il governo adotterà per sostenere i diversi settori produttivi particolarmente colpiti.

“Dobbiamo conoscere il quadro di sostegno comunitario affinché le misure prese in ogni paese siano efficaci”, ha spiegato Luis Planas, che ha ribadito un appello alla “calma, alla riflessione e all’unità, perché è il momento di costruire ponti e lavorare insieme per rispondere positivamente” a una situazione eccezionale come una guerra in Europa.

Il Consiglio dei ministri dell’Ue si è anche dimostrato favorevole ad allentare alcuni requisiti della Politica Agricola Comune, Pac, in modo che i terreni attualmente incolti possano essere resi disponibili per la coltivazione, migliorando così il nostro livello di approvvigionamento. Nel caso della Spagna, questo riguarderebbe principalmente il mais e i semi oleosi. Il 22% del mais importato, e utilizzato principalmente nell’alimentazione animale, proviene dall’Ucraina, oltre ad essere anche anche il principale fornitore di olio di girasole.

La Pac esige che il 5% dei terreni sia lasciato a maggese, anche se in Spagna l’anno scorso è stato dichiarata dichiarata la messa a riposo del 10% dei terreni, 2,2 milioni di ettari, sui 21,5 milioni di ettari dichiarati a maggese.

Questa misura faciliterà l’ingresso di materie prime destinate all’alimentazione animale e allevierà la carenza temporanea di mais precedentemente proveniente dall’Ucraina per la produzione di mangimi.

Un’altra misura adottata è stata l’immagazzinamento privato delle carni suine, un settore che sta vivendo una situazione difficile in tutti gli Stati membri, soprattutto in quelli colpiti dalla peste suina africana.

Il ministro ha ribadito la necessità di aumentare la percentuale dei pagamenti anticipati degli aiuti diretti della Pac, in modo che il settore possa contare su una maggiore liquidità.

Per quanto riguarda gli aiuti di Stato, il ministro ha ricordato che in una situazione eccezionale come quella attuale, il ricorso a questi per il settore agricolo deve essere complementare alle misure comunitarie, al fine di garantire il funzionamento del mercato unico. In una crisi globale, che colpisce l’Europa, la risposta deve essere comunitaria.

La riunione del Consiglio dei ministri è stata una prima occasione per discutere i principali parametri dei piani strategici presentati dagli Stati membri per l’attuazione della riforma della Pac.

La Commissione europea si impegna ad inviare la sua lettera di commenti sui piani strategici agli Stati membri prossimamente.

A questo proposito, il ministro ha sottolineato che “la prospettiva strategica di questa Pac è la realizzazione di sistemi alimentari sostenibili. Il rispetto delle condizioni ambientali e la lotta contro il cambiamento climatico c’erano ieri, ci sono oggi e ci saranno domani; un’altra cosa è adattare il calendario per l’attuazione di alcune misure in vista del nuovo scenario derivante dall’invasione russa dell’Ucraina”.

Fondi comunitari per aiutare la pesca

Il commissario per l’ambiente, gli oceani e la pesca, Virginijus Sinkevicius, ha annunciato che il meccanismo di crisi previsto dal regolamento del Fondo europeo marittimo per la pesca e l’acquacoltura, Feamp, sarà attivato nei prossimi giorni per aiutare i pescatori a sostenere l’aumento dei costi di produzione, soprattutto del diesel, poiché si tratta di un’interruzione del mercato dovuta a una situazione eccezionale. L’aiuto avrà effetto retroattivo dal 24 febbraio, giorno in cui è iniziata l’invasione russa dell’Ucraina, e potrà essere prorogato fino al 31 dicembre.

L’attività di pesca deve essere redditizia, “dobbiamo evitare la paralisi della pesca e le carenze del mercato”, ha spiegato il ministro Planas nella sua presentazione, per mantenere e garantire il normale approvvigionamento.

In apertura, foto di Olio Officina©

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