Come viene percepito l’olio extra vergine di oliva in Romania

La Romania è uno Stato membro dell’Unione europea, eppure non è così conosciuto come meriterebbe. È un Paese tutto da scoprire, non solo per la sua storia, le tradizioni, la cultura, i paesaggi, la gastronomia, ma anche per le sue abitudini alimentari, in continua evoluzione come ormai accade ovunque nel mondo per effetto della globalizzazione. Per questo abbiamo incontrato Carmen Pascu, anche perché si occupa a vario titolo, da giornalista (fa parte tra l’altro dell’Asa, l’Associazione stampa agroalimentare italiana) e da sommelier, proprio di un tema così centrale come il cibo in tutte le sue dinamiche. Carmen Pascu è nata a Bucarest, vive tra Italia e Romania – non a caso si definisce milanese di adozione – ed è consulente enogastronomico per i mercati dell’Est Europa. È membro dell’Associazione nazionale Le Donne del Vino e giudice nei concorsi enologici internazionali, come “Emozioni dal Mondo – Cabernet e Merlot insieme”. Il suo punto di vista è assai prezioso per comprendere gli orientamenti alimentari di una popolazione che sta via via sempre più scoprendo l’olio extra vergine di oliva, inserendolo nella propria dieta alimentare quotidiana.

Carmen Pascu

Come viene percepito l’olio extra vergine di oliva in Romania? Rispetto al passato cosa è cambiato sul fronte dei consumi?
Anche se in Romania si usa molto l’olio di semi di girasole, l’olio da olive è sempre più apprezzato e capito, quindi ad oggi si osserva un consumo in aumento.

In passato quanto era effettivamente conosciuto l’olio ricavato dalle olive? O era del tutto ignoto?
In passato l’olio extra vergine di oliva era conosciuto poco in Romania dal consumatore privato, ma non è mai stato del tutto ignoto.

C’è da immaginarsi che siano sicuramente aumentati i consumatori, così come le stesse quantità di olio extra vergine di oliva utilizzato nelle preparazioni elementari. Ecco, cosa ha inciso in questa evoluzione del consumatore?
Negli ultimi quindici anni sono aumentati i consumatori di olio extra vergine di oliva, soprattutto per via dell’emigrazione dei romeni nei principali Paesi produttori – quindi Italia, Spagna, Grecia – ma anche grazie alla divulgazione del prodotto dal mondo HoReCa e dai social media.

Ci sono potenzialità commerciali in Romania per l’olio Evo?
Sicuramente, si può parlare di potenzialità commerciali per l’extra vergine in Romania, però, ad oggi, sono abbastanza limitate. Nei centri commerciali è possibile trovare bottiglie di grandi marchi, molto conosciuti, ma esiste anche un mercato di nicchia mosso attraverso vari importatori del settore.

Quali sono i prezzi sullo scaffale dei supermercati e, soprattutto, quali oli sono presenti oggi sugli scaffali dei punti vendita? Quali e quanti sono gli oli di semi più presenti nei negozi? Quanti invece quelli ricavati dalle olive, c’è più olio extra vergine di oliva o più di oliva?
Il prezzo dell’extra vergine varia dai 10 ai 15 euro al litro e, nei supermercati, vi si trovano diverse tipologie di oli: di semi di girasole, colza, palma, sesamo, arachidi e altri oli da seme. In merito agli oli da olive, il 60% degli oli sugli scaffali è di oliva, mentre il 40% è olio Evo.

Da dove proviene l’olio extra vergine di oliva utilizzato in Romania? Quale è il primo Paese esportatore verso la Romania?
L’olio di oliva e l’olio extra vergine di oliva utilizzato in Romania proviene, in termini quantitativi, da Italia, Spagna e Grecia e, proprio quest’ultimo, è il primo Paese esportatore verso la Romania.

In apertura, reparto oli del supermercato Cora Bucarest (Carrefour). Si ringrazia per la foto Carmen Pascu

Luigi Caricato