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Il nuovo frantoio di Buonamici è sinonimo di aggregazione e giovialità

Innovativo, sostenibile, all’avanguardia. I nuovi aspetti tecnologici permettono di innalzare ulteriormente la qualità dell’extra vergine della storica società agricola toscana, ma non solo. Il frantoio è pronto a ospitare degustazioni, visite, eventi e matrimoni in un ambiente unico e particolare, costituendo così un luogo in cui il visitatore potrà intraprendere percorsi esperienziali per scoprire l’olio Igp biologico Toscano e tutte le sue caratteristiche

Olio Officina

Il nuovo frantoio di Buonamici è sinonimo di aggregazione e giovialità

È stato recentemente inaugurato a Montebeni, nel corso della serata speciale ‘Cinque gocce’, il nuovo frantoio, innovativo e sostenibile, della storica società agricola Buonamici che consentirà la trasformazione di cinquemila chili di olive all’ora in olio extra vergine di oliva biologico.

Immerso nel verde delle colline fiesolane, circondato da 250 ettari e circa 30mila piante di olivo, coltivate secondo le rigorose norme previste dall’Unione europea per la coltivazione biologica, il nuovo frantoio sarà il nuovo strumento con cui l’azienda si aprirà sempre di più al territorio che la ospita con visite e degustazioni e promuovere al tempo stesso l’olio toscano, uno dei prodotti d’eccellenza della regione.

Per questo il frantoio aprirà le sue porte anche per ospitare eventi, presentazioni, iniziative e matrimoni in un’atmosfera esclusiva.

Il volto del nuovo frantoio Buonamici

Il nuovo frantoio, i cui lavori si sono conclusi a fine 2022, rappresenta l’avanguardia della tecnica di estrazione di olio di oliva.

È frutto di un Progetto integrato di filiera con gli olivicoltori biologici fiesolani, con il contributo della Regione Toscana e il supporto del Comune di Fiesole che ha creduto fortemente in questo progetto.

La tecnologia innovativa del frantoio ipogeo permette di innalzare ulteriormente la qualità dell’olio prodotto grazie ad un accurato controllo delle temperature durante tutto il processo estrattivo, alla riduzione degli impatti ossidativi con la tecnologia del vuoto, agli scambiatori termici e all’utilizzo degli ultrasuoni, mantenendo altissimi i livelli di sostanze salutari come i biofenoli, i tocoferoli e l’Oleuropeina.

Il nuovo ciclo produttivo consente la trasformazione di 5mila chili di olive all’ora in olio extra vergine di oliva biologico. L’olio viene immediatamente filtrato e stoccato in contenitori di acciaio inox a temperatura controllata di 15°C sotto battente di azoto in modo da preservare le qualità organolettiche e salutari dell’olio appena franto per l’intero periodo di conservazione.

Il frantoio costituisce inoltre un luogo di aggregazione e giovialità, dove il visitatore può intraprendere un percorso esperienziale attraverso l’olio extra vergine di oliva biologico Toscano Igp, che può proseguire con una visita al parco della biodiversità e alla fattoria didattica dell’azienda agricola.

«Con questa inaugurazione abbiamo voluto far conoscere il nuovo frantoio, il più moderno d’Italia, innovativo e sostenibile, e dare il benvenuto alla stagione 2023 in un luogo unico, adatto anche ad ospitare eventi e matrimoni e meta dell’oleoturismo», dichiara Cesare Buonamici, fondatore e ceo dell’omonima società agricola.

«Come scriveva Gabriele D’Annunzio, il nostro è un “olio con sapiente arte spremuto dal puro frutto degli annosi ulivi”. E come tutte le cose più belle e pure, quest’arte richiede dedizione, pazienza e amore. Ciò che noi mettiamo ogni giorno».

Alla serata inaugurale hanno partecipato la sindaca del comune di Fiesole Anna Ravoni, alla quale è stato affidato il taglio del nastro, e la vice sindaca Stefania Iacomi, i rappresentanti dell’agricoltura sarda quali il consigliere della regione Sardegna Piero Maieli e Giulia Mura, giovane imprenditrice e proprietaria di uno dei più grossi vigneti sardi dell’Ogliastra, con più di sessanta ettari di uva cannonau, e dell’oleificio Pelau, capo panel, sommelier dell’olio e parte della donna della vite.

Tra gli ospiti, anche il presidente di Conad NordOvest Franco Foise il presidente della città dell’olio Michele Sonnessa come rappresentante dell’oleoturismo, la presidente di Aidda toscana Paola Butali, con altre socie come la consigliera Emanuela Cafulli.

L’azienda agricola Buonamici

L’azienda, immersa in un luogo ricco di storia e natura, dispone di una superficie totale di 250 ettari e di circa 30mila piante di olivo, coltivate secondo le rigorose norme previste dall’Unione europea per la coltivazione biologica (Reg. CEE 2092/91).

Dalle piante di olivo delle varietà Frantoio, Moraiolo, Leccino, Pendolino, Maurino e Leccio del Corno, tipiche del territorio fiesolano, si ricava un extra vergine dalle prevalenti sensazioni erbaceo-vegetali e sentori di mandorla fresca in termini gusto-olfattivi.

Il Leccio del Corno è particolarmente caratterizzato da una profumazione molto peculiare, che lo rende ad oggi una delle cultivar più ricercate e apprezzate.

La Società Buonamici è biologica dal 1995, certificata da Icea (Istituto per la Certificazione Etica Ambientale) nonché a livello europeo (certificazione ISO22005).

È stata inoltre premiata nel 2005 e nel 2008 come impresa eco-efficiente dalla regione Toscana con il “Premio Toscana Eco-efficienza” per il risparmio energetico ottenuto con l’impianto termico a biomasse.

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