Le esperienze firmate Amazon si affacciano alle potenzialità dell’oleoturismo 

L’Umbria ha tutte le carte in regola per essere un laboratorio di oleoturismo. Abbiamo così titolato, qualche settimana fa, l’articolo che ha visto come protagonista l’intervento di Paolo Morbidoni, presidente del progetto Strada dell’olio Dop Umbria, alla dodicesima edizione di Olio Officina Festival e la recente notizia non fa altro che avvalorare tale affermazione. Non crediamo infatti sia un caso che sia stata scelta proprio l’Umbria per questa interessante iniziativa, rivolta a tutti coloro interessati ad approfondire i luoghi dove avviene la lavorazione di un prodotto così significativo per il territorio.

«Questo nuovo modo di concepire l’extra vergine – facendo vivere delle esperienze complete ai turisti – permette di esaltare tutte le potenzialità che lo caratterizzano» afferma Morbidoni.

In Umbria, il fenomeno dell’oleoturismo ha radici molto lontane e salde: sono venticinque anni che le realtà coinvolte puntano a restituire valore a un prodotto che, spesso, è considerato solo un completamento del piatto.

Così, a inizio anno, sempre in Umbria, ma questa volta nell’ambito dell’iniziativa Anteprima olio Evo Dop Umbria, si è tenuto il progetto “Umbrian #Evoo Ambassador – Testimoni di Oli Unici”, dove gli chef protagonisti che si sono esibiti hanno presentato le loro specialità a base di extra vergine umbro e di altri prodotti regionali.

Quale luogo perfetto per accogliere questa iniziativa se non un frantoio? In particolare, il Frantoio I Potti de Fratini, un luogo di produzione, moderno e tecnologicamente avanzato, consacrato al design all’accoglienza e alla qualità, che dimostra tangibilmente la possibilità di associare la produzione di olio di alta qualità, all’accoglienza di livello e alla proposta di esperienze di oleoturismo.

Avere frantoi predisposti per essere luoghi da far vivere tutti i giorni dell’anno, e non soltanto nel periodo dell’estrazione, significa rendere questi parti della quotidianità dei consumatori.

Certo, gli impieghi dell’olio sono molteplici e tra questi rientra sicuramente il suo ruolo di condimento, ma un extra vergine non vale l’altro. Ognuno è definito da tratti organolettici distintivi: non tutti si sposano alla perfezione con tutte le pietanze che incontrano.

Far arrivare questo messaggio al consumatore non è però sicuramente immediato e semplice. Un modo sicuramente perfetto per trasmettere queste conoscenze è quello di far vivere il prodotto, dalla raccolta delle olive fino all’imbottigliamento.

E se da diverso tempo Paolo Morbidoni crede che lavorare attraverso questa ottica sia la modalità più efficace perché avvenga un cambio di percezione, anche altre realtà non appartenenti al settore oleario stanno avvicinandosi per costruire progetti comuni.

Martedì 11 e mercoledì 12 luglio sarà quindi possibile acquistare il pacchetto proposto da Amazon a cura dell’azienda Gnavolini Raccolta Sapore a Bastia Umbra per immergersi nella bellezza di questo prodotto, tanto prezioso quanto ancora poco inesplorato.

I dettagli sono disponibili sul sito di Amazon alla pagina dedicata alle Esperienze Prime Day.

Noi di Olio Officina crediamo che questi siano passi necessari per assistere a un nuovo modo di guardare all’extra vergine e di concepirlo come marcatore culturale, frutto di un profondo impegno, tecnica e innovazione.

Olio Officina