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L’amore e la cura per l’ambiente. La qualità prima di tutto

LO PRODUCO, LO RACCONTO. Siamo a Pastena, nel Lazio meridionale. Terra Ciociara, tra Roma e il golfo di Napoli, al centro dei Monti Ausoni, una zona collinare dal clima mite. Da terreni che nel corso degli anni erano stati in parte abbandonati, è stato avviato un progetto di recupero e di messa a dimora di nuove piante di olivo. Le cultivar di olivo presenti sono l’Itrana, tipica del territorio, e le varietà Leccino e Pendolino. Da qui nasce 9cento5

Daniela Gatto

L’amore e la cura per l’ambiente. La qualità prima di tutto

Sono seduta all’ombra del maestoso albero di noce, accarezzata dal piacevole vento di scirocco che ogni pomeriggio arriva prepotente ad accompagnare il frinire di grilli e delle cicale.

Siamo agli inizi di luglio, mentre scrivo [nota dell’Editore: questo testo è apparso sul numero 14 di Oliocentrico, pubblicato nell’agosto 2020]. Mi guardo intorno e la natura prepotente mi abbaglia con le sue tonalità di verde. A pochi passi da me le cime degli ulivi fluttuano al vento come ballerine sinuose, la distesa di salvia riflette i colori al sole abbagliando il filare di rosmarino e di lavanda fitto di farfalle bianche e api, avide del suo nettare profumato.

I castagni, poco più in là, danno riparo al piccolo sentiero che porta ai filari più in alto, dove la menta, le felci selvatiche e il timo, circondano armoniosamente altre piante di ulivo, trasmettendone ai frutti la loro essenza. Se percorro quel sentiero con gli occhi, arrivo alla distesa del nuovo uliveto, dove le piccole piantine prendono il sole attorniate da una distesa di tarassaco e camomilla selvatica. Da lì si vede il versante della montagna, che accoglie le nostre piante di ulivo secolari, in località Costa di sole. Lì c’è la vecchia casa di famiglia, dove il bisnonno Felice, nel 1905, incise a mano nella pietra una sua memoria e dove mise a dimora le prime piante di ulivo.

Io e mio marito Enrico ci siamo conosciuti in questo posto da bambini. Innamorati da sempre l’uno dell’altra, innamorati di questa terra. Nipoti di contadini, ma figli di una generazione emigrata in città. Eravamo sospesi tra i due mondi, sempre in attesa trepidante di una ricorrenza o delle vacanze, per tornare al paese.

Dopo anni trascorsi lontani da qui, occupandoci di altro, abbiamo sentito forte il richiamo della nostra terra, la volontà di preservare il nostro patrimonio agricolo e il desiderio di una vita più a misura d’uomo, e così, cullato il sogno per diverso tempo, abbiamo deciso di investire il nostro futuro nel nostro passato. Ed è così che è nata CostadiSole azienda agricola, e con essa il nostro marchio: 9cento5.

Siamo a Pastena, nel Lazio meridionale. Terra Ciociara, tra Roma e il golfo di Napoli, al centro dei Monti Ausoni, una zona collinare dal clima mite. La nostra azienda si estende qui per circa 12 ettari, coltivati ad uliveto, erbe aromatiche ed officinali, bosco, alberi da frutto e una piccola zona dedicata agli ortaggi. Terreni di famiglia, che negli anni erano stati in parte abbandonati.

Abbiamo avviato un progetto di recupero e messo a dimora nuove piante, da qualche tempo siamo diventati operativi, investendo in formazione e in tanto lavoro manuale.Le cultivar di olivo presenti sono l’Itrana, tipica del territorio, la Leccino e il Pendolino.

Monitoriamo costantemente lo stato delle nostre piante. Non utilizziamo nessun prodotto chimico e per la concimazione pratichiamo il sovescio, mentre per la lotta alla mosca olearia investiamo in prevenzione, imbiancando le foglie con caolino e propoli. Cerchiamo di mantenere una sinergia con l’ambiente che ci circonda, rispettando la magnifica biodiversità di questo luogo, senza stravolgerla.

Abbiamo puntato ad una produzione di nicchia, a discapito di una maggiore resa, con una raccolta anticipata rispetto alla completa maturazione del frutto. Questo ci consente di ottenere un prodotto finito con spiccate caratteristiche organolettiche, un fruttato medio-intenso a bassa acidità ed elevato contenuti in polifenoli.

Raccogliamo a mano, utilizzando agevolatori meccanici a basso impatto sull’oliva, per limitarne l’ammaccatura e conseguente fermentazione del frutto. Utilizziamo reti di raccolta certificate, idonee al contatto con alimenti e moliamo le olive a freddo, entro poche ore dalla raccolta in frantoio di nuova generazione.

Il nostro marchio 9cento5 ha dato vita a due linee di olio, un blend – che realizziamo dosando sapientemente itrana, leccino e pendolino – e un monocultivar di sola Itrana.

Le bottiglie sono in vetro scuro, disponibili in tre formati (100-250-500 ml), con tappo antirabbocco in metallo ed etichetta greasproof antimacchia, scritta in braille in rilievo per facilitare i clienti ipovedenti nell’identificazione del prodotto.

Con la salvia e il rosmarino realizziamo la linea Olierbe, da monocultivar Itrana con aggiunta della sola parte aerea delle foglie che uniamo alle olive direttamente in frantoio.È disponibile nella versione da 250 ml.

Per i nostri prodotti stiamo realizzando un packaging totalmente ecologico, prodotto con le foglie di ulivo, che sarà presto disponibile in occasione del lancio del nostro e-commerce. Anche per le spedizioni ai clienti utilizzeremo scatole e riempitivi completamente biodegradabili.

In tutto quello che facciamo ci mettiamo tanta cura e passione, e in molti dicono che il risultato sulla tavola si sente.

CostadiSole

Azienda agricola di Daniela Gatto

Contrada Colle 69, Pastena, Frosinone, Lazio

Casa virtuale: costadisole.com

Questo articolo lo si può leggere anche su Oliocentrico numero 14

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