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Le olive Taggiasche di Giuseppe Boeri

SAGGI ASSAGGI. In salamoia, oppure denocciolate sott'olio extra vergine di oliva, oppure nella versione pasta di olive. Nell’areale della Riviera di Ponente l’oliva è solo lei: la Taggiasca

Silvia Ruggieri

Le olive Taggiasche di Giuseppe Boeri

Non c’è produttore d’olio in Liguria che non abbia tra i propri prodotti in commercio anche le olive. Nell’areale della Riviera di Ponente l’oliva è solo lei: la Taggiasca. Ed ecco, allora, dall’azienda Olio Boeri, le diverse versioni delle olive Taggiasche.

La cultivar viene riportata al plurale, forse non a caso, perché infatti ogni sottozona ha la sua specificità, pur essendo la stessa varietà.

La versione in salamoia è un classico, pochi ed essenziali ingredienti: olive, ovviamente, e poi acqua, sale, aromi naturali e acido citrico per correttore dell’acidità.

Tempo minimo di conservazione 24 mesi e dopo l’apertura vanno conservate in frigorifero, nel loro liquido di governo.

La versione denocciolate sott’olio – olive, credetemi sulla parola, buonissime – è un’altra specificità del territorio: 61% olive, 36% extra vergine, e poi sale, aromi naturali e acido citrico. Si possono utilizzare in tanti modi diversi.

Infine la pasta di olive, con la Taggiasca che dopo essere stata denocciolata e resa solo polpa viene immersa nell’olio: buona per condire la pasta, da sola o in aggiunta al pomodoro; ma i Boeri la consigliano anche in cottura, nelle carni in umido, o come salsa di accompagnamento per grigliate o per i bolliti; adatta anche su bruschette, pizza e negli impasti.

Le confezioni? Sono state molto apprezzate dalla giuria del concorso Le Forme dell’Olio 2020.

BOERI

Taggia, Imperia, Liguria, Italia

Casa virtuale: olioboeri.com

Olive Taggiasche in salamoia

Vasetto in vetro da 314 ml: 4 euro

Olive Taggiasche denocciolate sott’olio extra vergine

Vasetto in vetro da 314 ml: 6 euro

Pasta di olive Taggiasche

Vasetto in vetro da 212 ml: 4 euro

È possibile leggere questa recensione anche su Oliocentrico numero 11

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