A cosa serve il codice a barre sulle etichette
Detto anche codice Ean – 13, European Article Numbering, costituito da trenta barre verticali di diverso spessore e da tredici cifre, è considerato un moderno sistema per l’identificazione delle merci. Tutto quel che serve sapere
Il codice a barre è un sistema elettronico di identificazione delle merci costituito da una sequenza di barre verticali e di numeri posti al margine inferiore e risulta facilmente leggibile da un lettore ottico a raggi laser, collegato a un computer.
Il codice a barre, detto anche codice Ean – 13 (European Article Numbering) è un moderno sistema per l’identificazione delle merci ed è costituito da circa 30 barre verticali di diverso spessore e da 13 cifre, così distribuite: le prime due a sinistra, dette flag, si riferiscono al Paese in cui il prodotto è stato fabbricato o dove ha sede la proprietà del marchio le cinque (o quattro) cifre successive indicano il codice del produttore (questo numero è assegnato in Italia dall’Indicod – Istituto nazionale per diffusione della codifica del prodotto), le altre cifre corrispondono al codice del prodotto e sono assegnate dal produttore stesso l’ultima cifra a destra costituisce il codice di controllo.
Le dimensioni totali del codice a barre costituiscono il “calibro” e vengono consigliate perché possano essere facilmente “lette” dai più comuni apparecchi in uso. Tutte le operazioni di carico, scarico, vendita e inventario delle merci sono state facilitate dall’adozione di questo codice. Anche le operazioni di cassa alle uscite dei supermercati sono velocizzate e rese più chiare dal lettore ottico che, attraverso la decodifica del codice a barre, registra il prezzo di vendita una sola volta nel computer, evitando così errori di battitura. L’acquirente riceve, inoltre, uno scontrino con la descrizione e il prezzo del prodotto.
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In apertura e all’interno, foto di Olio Officina©
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