Non è solo una questione di costi. Il riscaldamento a pellet fa bene anche all’ambiente
La crisi dovuta all’invasione russa in Ucraina, con il conseguente rincaro dei prezzi delle materie prime, ha portato l’Italia, e più in generale l’Europa, a valutare delle caldaie alimentate non solo a metano. Nel corso della manifestazione Progetto Fuoco l’attenzione è ricaduta sulle energie rinnovabili, e in particolare su questo derivato dal legno vergine o dal tronco intero dell’albero. Dai costi più contenuti, è un combustibile naturale e quindi completamente ecocompatibile, così l’assenza, al suo interno, di prodotti o sostanze inquinanti lo rende una valida alternativa ai metodi tradizionali
Progetto Fuoco, la più importante fiera al mondo sui sistemi di riscaldamento a biomassa si è svolto proprio in un momento in cui è viva l’attenzione in Italia ed Europa sulle energie rinnovabili.
Molto interesse presso visitatori e operatori si è diretto verso le caldaie a pellet, dispositivi davvero innovativi che sfruttano la forza del processo di combustione per alimentare i caloriferi tramite dei fumi molto caldi che trasportano il calore ad un liquido fluido.
Queste caldaie sono alimentate da un legno considerato un vero e proprio combustibile naturale, ricavato dal legno vergine o dal tronco intero dell’albero, oppure dagli scarti della lavorazione delle fabbriche e delle falegnamerie.
I cosiddetti trucioli di pellet si presentano come piccoli pezzi di legno granulari all’interno dei quali si trova la segatura ed altri prodotti simili e derivati dalla lavorazione del legno.
Il combustibile è completamente ecocompatibile perché non contiene prodotti o sostanze chimiche inquinanti.
Diversamente dalle stufe a pellet le quali sono installate all’interno delle abitazioni e finiscono per diventare parte integrante dell’arredo della casa, le caldaie a pellet sono installate esternamente.
La caldaia a pellet può essere alimentata tramite due diversi metodi: a coclea o a pneumatici.
Un punto importante è che la manutenzione sia fatta a regola d’arte sia per le caldaie a pellet ad alimentazione a coclea, sia per quelle ad alimentazione a pneumatici.
Infatti, le caldaie devono essere fornite dei sistemi di sicurezza ben rodati e approvati per evitare in ogni modo il cosiddetto ritorno di fiamma o la creazione di polveri nocive all’interno dei condotti.
I materiali più utilizzati nella costruzione di caldaie in pellet sono acciaio inox e argilla refrattaria.
Un materiale si definisce refrattario se ha la capacità di resistere ad elevatissime temperature per grandi lassi temporali senza reagire chimicamente con i materiali con cui è a contatto.
Anche le stufe a pellet hanno attirato l’interesse dei visitatori, specialmente in chi era alla ricerca di dispositivi termici per l’interno delle abitazioni.
Questi apparecchi sono entrati in molte case italiane negli ultimi anni essendo ormai un’ottima alternativa alle caldaie e ai caminetti a legna per il riscaldamento.
Queste stufe consumano meno delle caldaie a metano, potendo anche personalizzare i consumi.
Esse funzionano come quelle a legna, producendo aria calda tramite la combustione del pellet, che è caricato nei serbatoi e consumato man mano ed è possibile programmare orario di accensione e spegnimento.
Durante l’installazione la stufa deve essere collegata all’impianto elettrico, a una canna fumaria e a una presa d’aria che bilancia il consumo di ossigeno.
È possibile creare un sistema di canalizzazione dell’aria calda, così come utilizzare il calore prodotto dalla stufa per riscaldare l’acqua potabile della casa.
Esistono stufe con canna fumaria e anche senza e gli scarichi devono essere costruiti dai tecnici fumicisti che possano verificare la fattibilità dell’opera e che poi ne certifichino anche la corretta installazione.
Un vantaggio di questi apparecchi è che possono essere gestite dei comandi.
Questo consentirà di evitare di doversi continuamente occupare del fuoco ponendoci all’interno sempre della legna nuova da ardere.
Le tecnologie recenti hanno molta considerazione anche per la funzione Sicurezza che non può mancare mai su un prodotto di questo tipo.
Questa funzione consente di usare la stufa anche nelle ore notturne, quando è assolutamente incustodita, senza doversene preoccupare.
Questo avviene grazie alle funzioni che permettono alla stufa di attivare l’anti-surriscaldamento, che non permette alla stufa di superare una certa temperatura.
La manifestazione ha visto anche il concorso per il design più innovativo delle stufe a pellet.
Le aziende Moretti Fire di Ripatransone (Ascoli Piceno) e Kalon di Tarquinia (Viterbo) hanno ottenuto i due riconoscimenti del “Prize X 2021”, premio di design per stufe e caminetti organizzato a Progetto Fuoco.
Il premio è stato assegnato sulla base dei voti dei lettori del blog e di quelli di una giuria di architetti e stampa specializzata.
La stufa “Vision Aqua” della Moretti Fire, disegnata da Stefano Monti è una stufa pulita e ad alta efficienza, che riscalda l’acqua attraverso la combustione del pellet.
L’acqua calda è diffusa tramite un circolatore nei caloriferi o nell’impianto a pavimento che riscalda la casa.
Il design è stato studiato per creare un’emozione diversa dalla classica stufa.
Un grande vetro scuro che copre il bruciatore la fa assomigliare a un televisore, così quando rimane spenta nei periodi estivi è un complemento d’arredo che non disturba la vista.
Tramite un pulsante, lo schermo di vetro può essere alzato per aprire la porta per la pulizia e le altre operazioni di manutenzione.
La stufa con lampada incorporata “Graft” della Kalon Stufe di Tarquinia (Viterbo) disegnata da Lorenzo Damiani è caratterizzata dalla presenza di una cremagliera su entrambi i lati che permette di innestare alcuni accessori per personalizzare la propria stufa e viverla anche nei mesi estivi: una lampada e due diversi elementi d’appoggio, oltre ad uno “scudo” calamitato da applicare davanti alla finestra “del fuoco” ed un tavolino che contiene un aspiracenere.
In apertura, foto di Olio Officina©
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