Terra Nuda

Ascolta come mi batte forte il tuo cuore

In occasione del centenario dalla nascita di Wisława Szymborska, si terrà a Genova, città che ha avuto un ruolo centrale nella diffusione delle opere della poetessa polacca, sabato 17 giugno, lo spettacolo il cui titolo è tratto dall’opera Ogni caso. L’evento verrà celebrato anche con la mostra monografica “Wisława Szymborska. La gioia di scrivere”, visitabile dal 16 giugno al 3 settembre presso il Museo d’arte contemporanea

Olio Officina

Ascolta come mi batte forte il tuo cuore

A cento anni dalla nascita di Wisława Szymborska, Sergio Maifredi dedica alla poetessa polacca premio Nobel per la letteratura nel 1996 lo spettacolo “Ascolta, come mi batte forte il tuo cuore.

Poesie, lettere e altre cianfrusaglie di Wisława Szymborska”. La voce di Szymborska è stata affidata a un’attrice che mette da sempre la sua arte al servizio dei versi, Maddalena Crippa.

Al suo fianco Andrea Nicolini.

Michele Sganga è autore delle musiche che esegue dal vivo in scena.

Lo spettacolo propone un percorso suggestivo di parole, musica, immagini e emozioni attraverso poesie note e alcune assolutamente inedite anche in Polonia, e scoperte recentemente negli archivi, oltre a materiali della grande poetessa ancora inediti in Italia, come la corrispondenza con il suo grande amore, Kornel Filipowicz.

Amore e morte, il rapporto distaccato e partecipe con il suo tempo, la riservatezza e la notorietà seguita alla “tragedia di Stoccolma”, come i suoi amici chiamavano il Nobel, sono gli estremi fra cui si dipana il racconto poetico di una vita vissuta in perenne equilibrio fra incanto e disperazione.

Spettacolo e mostra fanno parte del “2023, Anno di Wisława Szymborska”, le celebrazioni ufficiali dedicate al centenario della nascita della grande poetessa polacca proclamate dal Senato della Repubblica di Polonia.

“Ascolta, come mi batte forte il tuo cuore” – titolo tratto dalla poesia Ogni caso – ha debuttato in prima nazionale lunedì 27 marzo al Teatro Vittoria di Roma, preceduto dall’anteprima del 26 marzo al Teatro Boni di Acquapendente (VT), e seguito dal tour al Teatro Litta di Milano (4 aprile) e dopo la serata al 29° Festival internazionale di poesia di Genova (17 giugno), va in scena al Palazzo Fioroni di Legnago (6 settembre), alla 76ª Estate Fiesolana di Fiesole – Firenze (9 settembre), al Teatro Polonia di Varsavia (12 settembre) e al Museo Manggha di Cracovia (13 settembre).

Lo spettacolo nasce da un’idea e con la collaborazione di Andrea Ceccherelli e Luigi Marinelli, docenti di Lingua e Letteratura Polacca rispettivamente all’Università di Bologna e alla Sapienza di Roma.

È prodotto da Teatro Pubblico Ligure in coproduzione con Istituto Adam Mickiewicz di Varsavia, con il patrocinio della Fondazione Wisława Szymborska di Cracovia, in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma.

L’evento apre un progetto ideato e diretto dallo stesso Maifredi – conoscitore profondo della cultura polacca – che culmina nella mostra monografica “Wisława Szymborska. La gioia di scrivere”, dal 16 giugno al 3 settembre 2023 al Museo d’arte contemporanea Villa Croce di Genova.

Un titolo che si lega a una delle sue poesie più famose, sorridente come una dichiarazione d’amore per la vita e per le parole. Curata da Sergio Maifredi con la consulenza e la collaborazione scientifica di Andrea Ceccherelli e Luigi Marinelli, si potrà visitare al Museo d’arte contemporanea Villa Croce di Genova (via Jacopo Ruffini 3) dal 16 giugno al 3 settembre 2023.

La grande sorpresa sono i dieci componimenti inediti appositamente tradotti in italiano, il particolare più divertente la scimmia portafortuna di Wisława, il momento più emozionante la viva voce di Szymborska registrata nei messaggi della segreteria telefonica, da ascoltare tramite un qr code.

La mostra è concepita da Segio Maifredi come un viaggio nella vita e nell’universo creativo della grande poetessa polacca, abitato non solo dalle poesie ma anche da collage e opere grafiche, mondi che si sono sempre alimentati l’un l’altro e che in questa occasione tornano in dialogo, grazie all’allestimento scenografico di Michał Jandura.

Con il Comune di Genova come ente organizzatore, la mostra è prodotta da Teatro Pubblico Ligure, in coproduzione con l’Istituto Adam Mickiewicz di Varsavia, con il patrocinio della Fondazione Wisława Szymborska di Cracovia, in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma e con il Goethe-Institut Genua, istituzione che diffonde nel mondo la cultura della Germania, fra le prime nazioni a riconoscere il valore di Szymborska con l’assegnazione del Premio Goethe nel 1991.

«Ho ideato la mostra “Wisława Szymborska. La gioia di scrivere” come uno spettacolo – dichiara il curatore Sergio Maifredi – prendendo sul serio un’arte che Szymborska ha coltivato per passione: il collage. Ho immaginato di far entrare lo spettatore dentro ad un collage, come un bambino in un libro pop-up, scoprendo così il laboratorio artistico di Szymborska, attraverso i ritaglini, le cianfrusaglie, gli appunti cancellati sull’inseparabile taccuino; decifrando frasi che sono embrioni di poesie, fino a veder affiorare dieci poesie inedite, scoperte tra le carte e pubblicate, per la prima volta, solo nel febbraio 2023 in Polonia.

Perché una mostra su Wisława Szymborska a Genova? Perché Pietro Marchesani, professore di Polonistica all’Università di Genova, a Genova trascorse gli ultimi vent’anni della sua vita. E a Pietro Marchesani si deve la traduzione dell’opera omnia della poetessa: immane e devoto lavoro iniziato quando in Italia il nome di Wisława Szymborska era pressoché sconosciuto. Ma Wisława Szymborska è legata a Genova anche da un altro caso, e il caso è uno dei luoghi della geografia poetica di Wisława: a Genova, nel 1961, l’editore Silva pubblica Poeti polacchi contemporanei a cura di Carlo Verdiani e quindi a Genova, per la prima volta in Italia, escono sette poesie di Wisława Szymborska, trentacinque anni prima del premio Nobel».

Wisława Szymborska (1923 – 2012) è una rock star della poesia, i suoi libri sono veri e propri best seller.

Citata in canzoni e film, di lei hanno scritto e raccontato in tanti, da Woody Allen a Umberto Eco, da Roberto Saviano a Roberto Vecchioni, che le ha dedicato una canzone.

Il suo nome è tanto difficile da pronunciare, quanto è facile entrare nelle sue poesie, seguendo un pensiero libero, vivace, allegro, lucido, che descrive i fatti piccoli e grandi che rendono unica ogni giornata “rimettendo al mondo le parole”, come ha dichiarato Roberto Saviano spiegando come le sue poesie lo abbiamo soccorso nei momenti più difficili.

L’interesse e la conoscenza di Sergio Maifredi per la cultura polacca risalgono al suo rapporto con Pietro Marchesani (1942 – 2011), lo studioso che con la traduzione dell’opera omnia pubblicata da Adelphi ha fatto conoscere Wisława Szymborska in Italia.

Docente di Lingua e Letteratura polacca all’Università di Genova, con questa nomina ha inaugurato una cattedra che fino a quel momento non esisteva, diventando un punto di riferimento per generazioni di studiosi, fra cui Andrea Ceccherelli e Luigi Marinelli, docenti di Slavistica rispettivamente all’Università Alma Mater di Bologna e La Sapienza di Roma.

Genova ha un ruolo centrale nella diffusione della poesia di Wisława Szymborska in Italia. La poetessa polacca, Premio Nobel per la Letteratura 1996, nella memorabile conferenza del 2009 a Bologna, rivolgendosi a Pietro Marchesani disse: “Senza di te, in Italia non esisterei”.

Il rapporto di collaborazione si trasformò presto in amicizia e nel 2005 Szymborska venne in visita all’Università di Genova. Marchesani ha aperto le porte sul mondo polacco a Sergio Maifredi, che da allora non lo ha mai abbandonato.

Regista residente al Teatr Nowy di Poznan in Polonia dal 2005 al 2014, nel 2009 ha curato la mostra Polonia 1989-2009 Tutto il Teatro in un manifesto e nel 2012 gli è stata conferita la medaglia di Bene Merito da parte della Ministero degli Esteri della Repubblica di Polonia per il suo impegno nella diffusione della cultura polacca in Italia.

Le iniziative dedicate a Wisława Szymborska proseguono in Italia con lo “Szymborska Festival. In una goccia d’inchiostro” a
Bologna  dal 12 al 14 giugno, organizzato dal Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna, con il patrocinio di Fondazione Szymborska, Comune di Bologna, Istituto Polacco di Roma. Inoltre sono in programma con la mostra “Szymborska: il mondo-collage” dal 27 settembre al 5 novembre al Museo di Palazzo Poggi di  Bologna e dal 20 novembre al 15 dicembre allo MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea di Roma, in entrambi i casi coorganizzato dall’Istituto Polacco di Roma.

Infine a Roma dal 20 al 22 novembre avrà luogo il  convegno internazionale “Szymborska e:”, coorganizzato da Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali – Sapienza Università di Roma; Istituto Polacco di Roma; Casa delle Letterature Roma; col patrocinio di Fondazione Roma Sapienza, AIS e AIP: studiosi polacchi e italiani indagheranno “Szymborska e:” dove i due punti stanno per poesia, arte, lingua, traduzione e tradizione polacca, italiana, europea.

In apertura e foto B/W all’interno di Joanna Helander; gli altri ritratti all’interno di Ruggiero Di Benedetto e Maria Pia Ballarino

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia