Terra Nuda

Fiorillo, Ceq: cucina italiana diventi patrimonio immateriale umanità

Olio Officina

Salerno, agra press – “Nel Cilento nacque la dieta mediterranea, diventata patrimonio immateriale dell’umanita’ dell’Unesco; da queste amene localita’ facciamo con forza partire la richiesta che anche la cucina italiana, che non ha niente di meno di quella francese e messicana, possa avere questo ambito riconoscimento”, ha proposto Elia Fiorillo, presidente del Consorzio extravergine di qualita’ e di mangiare italiano, intervenendo al congresso nazionale dell’informazione turistica, svoltosi a ascea marina e promosso dalla fondazione alario e dall’Universita’ Suor Orsola Benincasa di Napoli.

“E’ assurdo – ha proseguito Fiorillo – come noi italiani riusciamo a sottovalutare, a volte a banalizzare risorse naturali, culturali, artistiche che per fortuna ci siamo trovati sul nostro territorio”. “Ma anche, per il nostro talento, siamo riusciti ad inventarci ex novo”, ha precisato il presidente del Ceq secondo il quale si tratta di una “bomba atomica” che si trasforma in un “petardo”, “per giunta loffio”. “l’atomica – ha spiegato Fiorillo – e’ l’inestimabile patrimonio che e’ da noi posseduto e che potrebbe esplodere beneficamente, non solo per i profitti economici che verrebbero all’Italia, ma anche per quelli culturali destinati all’umanita’ intera”.

“Il petardo loffio, invece – ha chiarito il presidente del consorzio – e’ come il nostro paese impiega le immense ricchezze che possiede”. per l’esponente del Ceq e di mangiare italiano, “c’e’ bisogno di costruire una nuova e vera unita’ d’Italia fondata sulla condivisione dell’inestimabile patrimonio che possediamo”.

Elia Fiorillo ha concluso il suo intervento auspicando che “la fondazione Alario e l’Universita’ Suor Orsola Benincasa di Napoli continuino il loro lavoro di approfondimento e di proposta su un terreno che se ben coltivato potra’ portare notevoli frutti al nostro paese”. (cl.co)

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