Terra Nuda

Il DG di Carapelli, Bruno Seabra: creare cultura dell’olio per il consumatore

Nell’ambito di Olio Officina Festival l’intervento del manager alla tavola rotonda sulle possibili strategie di mercato: “massimo plauso a tutte le iniziative che, dallo scaffale alla comunicazione, fanno divulgazione sulle caratteristiche del prodotto olio evo”

Olio Officina

Il DG di Carapelli, Bruno Seabra: creare cultura dell’olio per il consumatore

Venerdì 1 marzo, nel corso di Olio Officina Festival, unico think tank italiano nel comparto dell’olio di oliva, il Direttore Generale di Carapelli Firenze Bruno Seabra è stato chiamato a intervenire in qualità di rappresentante dell’industria nella tavola rotonda dal titolo“Mercato dell’olio in fibrillazione, le possibili strategie per il futuro”. Un appuntamento chiave della manifestazione, in cui un panel di spessore ha affrontato da varie angolazioni temi molto attuali, quali le complessità dell’ultima campagna olearia e gli effetti sul comparto causati dal calo di produzione e dall’aumento dei costi

“Olio Officina Festival ha avuto il grande merito di riunire allo stesso tavolo i protagonisti di tutta la filiera dell’olio – produzione, industria, distribuzione e associazioni – per un confronto quanto mai utile e necessario. È stato per me un grande onore essere stato invitato a far parte del panel di speaker e dare il mio contributo in un dibattito sempre più centrale”, dichiara ilDirettore Generale di Carapelli Firenze Bruno Seabra. “Impatto dei cambiamenti climatici sulla filiera e trend importante di crescita dell’olio evo italiano a fronte di un contesto di calo consumi preoccupante ma inevitabile a causa della situazione prezzi, sono stati i temi principali delle nostre riflessioni, insieme alla necessità di richiamare tutti a un maggiore senso di responsabilità, affinché non si torni più a una guerra “prezzi bassi” o alla pratica sottocosto, che sviliscono il prodotto e confondono il consumatore“

Durante la tavola rotonda, si è parlato molto anche dell’importanza di lavorare compatti per migliorare la percezione dell’olio di oliva da parte del pubblico. Tutto il gruppo di lavoro è stato concorde sull’opportunità di spiegare meglio al consumatore il valore del prodotto, attraverso un impegno comune dei produttori e dei brand” continua Bruno Seabra. “Da parte nostra, c’è massimo plauso a tutte le iniziative che, dallo scaffale alla comunicazione, fanno divulgazione sulle caratteristiche del prodotto evo e creano cultura per il consumatore con l’obiettivo di metterlo nelle condizioni di poter scegliere con consapevolezza cosa mettere nel carrello e di riconoscere il valore di un prodotto che è fra i più rappresentativi della cultura italiana e protagonista della dieta mediterranea”.

Nel corso del festival, sono stati affrontati anche altri due temi centrali per la valorizzazione della categoria; quello della valutazione sensoriale dell’olio extra vergine di oliva e quello del suo portato nutrizionale, con particolare riferimento, per quest’ultimo, alla grande opportunità che potrebbero generare diverse norme sulla etichettatura.

Olio Officina Festival ha poi ospitato la fase finale della 11esima edizione del contest “Forme dell’Olio 2024”, che ha premiato uno dei prodotti più conosciuti di Carapelli, il Frantolio, a conferma della capacità del brand di veicolare qualità anche attraverso la cura dei dettagli della propria immagine, riuscendo così a comunicare in maniera efficace con i consumatori.

 

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