Il neo presidente del Crea è il professor Carlo Gaudio
Il Crea è l'ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari con personalità giuridica di diritto pubblico, vigilato dal Ministero delle politiche agricole. A presiderlo è stato chiamato il direttore dell'Unità Operativa Complessa, Cardiologia e Angiologia, dell'Azienda Ospedaliero Universitaria del Policlinico Umberto I di Roma
Carlo Gaudio è dunque il nuovo presidente del Crea. Nato a Cosenza nel 1957, è docente ordinario di Scienze tecniche mediche applicate, presso la Facoltà di Medicina e Odontoiatria all’Università “La Sapienza” di Roma.
Le competenze scientifiche del Crea spaziano dal settore agricolo, zootecnico, ittico, forestale, agroindustriale, nutrizionale, fino all’ambito socioeconomico. L’ente di cui è diventato presidente il professor Carlo Gaudio ha piena autonomia scientifica, statutaria, organizzativa, amministrativa e finanziaria.
Il Crea affronta con un approccio multidisciplinare le grandi sfide del ventunesimo secolo legate alla sostenibilità delle produzioni agroalimentari nello spirito dei principi dell’economia circolare, della bioeconomia e del trasferimento dell’innovazione.
Il Crea mette in campo competenze che spaziano dalla genetica alla fisiologia, alla meccanica e robotica, allo studio dei mezzi tecnici innovativi per la gestione sostenibile delle produzioni, alla gestione della fertilità e della funzionalità dei suoli, alla selvicoltura, all’ecologia degli ambienti naturali e coltivati, agli allevamenti, ai processi dell’industria agroalimentare, alle proprietà nutrizionali degli alimenti e al loro consumo ottimale per mantenere una buona salute e ridurre gli sprechi, con un occhio sempre attento alla tutela del consumatore.
Il personale cha fa capo al Crea è composto da oltre due mila unità, di cui circa la metà tra ricercatori e tecnologi.
Disponiamo di numerose aziende e campi sperimentali che ci consentono di effettuare le nostre ricerche in condizioni corrispondenti a quelle in cui operano gli agricoltori, permettendoci di verificare i risultati e facilitarne la loro applicabilità sul campo e la loro diffusione agli operatori del settore.
Nel 2015 abbiamo effettuato una riorganizzazione funzionale del precedente Ente (Consiglio per la ricerca in agricoltura – CRA), dando vita a 12 Centri di ricerca, 6 di filiera e 6 trasversali, presenti in maniera capillare sul territorio nazionale, eliminando le sovrapposizioni e permettendo una razionalizzazione delle risorse economiche e di personale.
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