Il pre-breeding per rendere la coltivazione dell’olivo più sostenibile
L’impegno di Filippo Berio per la difesa della biodiversità dell’olivo prosegue senza sosta. Presso la tenuta della nota azienda che fa parte del Gruppo Salov si è svolto un importante incontro che ha visto tecnici e studiosi all’opera per la tutela del futuro germoplasma olivicolo
Il teatro dell’incontro è stato presso la tenuta Villa Filippo Berio a Vecchiano, in provincia di Pisa. È qui che si è svolto l’incontro tra tecnici e studiosi del Consiglio nazionale delle ricerche, il Cnr, e Aedit, spin off della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, per la presentazione delle attività di un progetto concepito allo scopo di combattere la perdita di biodiversità dell’olivo, iniziativa di cui è partner anche Tea Group.
Nel progetto è stata tra l’altro sviluppata una specifica soluzione digitale volta a facilitare e supportare l’attività di pre-selezione, ovvero il cosiddetto pre-breeding, con il dichiarato scopo di isolare le caratteristiche genetiche “positive” delle piante al fine di rendere la coltivazione futura dell’olivo più sostenibile.
Questa attività di pre-selezione amplia infatti il pool genetico riscoprendone la diversità benefica perduta. È un processo fondamentale per il miglioramento futuro delle colture.
I test del progetto si sono svolti nell’oliveto di Villa Filippo Berio, proprietà del Gruppo Salov, avvalendosi degli altri programmi sull’olivicoltura sostenibile già presenti in campo.
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