Invito alla lettura: “La donna da mangiare”, romanzo di Margaret Atwood
La prima opera narrativa di una delle voci più espressive della letteratura canadese
La donna da mangiare, edito da Ponte alle Grazie nella traduzione di Guido Calza, è il primo romanzo di Margaret Atwood. Leggendolo, vi si trovano tutti i temi delle opere successive.
Protagonista del romanzo è Marian, una ragazza ben educata e istruita, che vive negli anni Sessanta a Toronto. Fidanzata con Peter, un promettente avvocato, lavora in un’azienda che si occupa di ricerche di mercato, dove i posti di responsabilità sono tutti ricoperti da uomini.
Ambiziosa, ma anche desiderosa di essere normale, Marian decide di assecondare le richieste del suo fidanzato e della società e attende fiduciosa il matrimonio, che pensa le conferirà un ruolo. La svolta inattesa giunge quando incontra Duncan, un dottorando in Letteratura inglese che ignora le regole ed è profondamente determinato, a differenza di Marian, a esprimere la propria individualità.
La ribellione parte dal corpo della ragazza, che inizia a rifiutare il cibo: prima la carne, poi le uova, infine le verdure, finché la sua personalità, tenuta così a lungo a freno, esplode in una serie di comportamenti inappropriati e sovversivi, modificando per sempre la sua rassicurante, stabile routine.
Più volte candidata al Premio Nobel per la letteratura, Margaret Atwood ha vinto il Booker Prize nel 2000, per L’assassino cieco, il premio Principe delle Asturie, nel 2008, e, nel 2017, il Raymond Chandler Award.
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